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Atto a cui si riferisce:
C.5/02812 (5-02812)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02812

  L'interrogazione in questione porta l'attenzione in generale sull'attività condotta con riferimento alla situazione di crisi aziendali e in particolare sulla situazione del mercato dell’automotive, settore strategico per l'industria nazionale ed europea.
  Sul primo punto, in via sintetica, e solo per ribadire la massima centralità attribuita nell'attività del Ministero e del Governo.
  E così, per stare alle sole ultime azioni del dicastero dello sviluppo economico, con il decreto-legge n. 101 del 2019, attualmente in fase di conversione, è in corso di implementazione la struttura dell'unità di crisi proprio al fine di potenziare le attività di prevenzione e soluzione delle crisi aziendali. Su un piano più generale discipline come Sblocca Cantieri, il Decreto Crescita e, da ultimo, il decreto-legge Crisi Aziendali hanno tutti disposizioni rilevanti sul tema.
  Massimo impegno, dunque, nella consapevolezza della difficoltà della situazione.
  Sul piano dell’automotive – vero punto dell'interrogazione è questa l'occasione per ribadire ancora una volta l'impegno del Governo nel sostegno alla filiera produttiva di autoveicoli, con particolare attenzione all'incentivazione di quelli elettrici e a basse emissioni.
  Bastano, a segnalare questa attenzione, alcune indicazioni.
  Se nella proposta di Piano nazionale integrato per l'energia e il clima, si prevede, entro il 2030, una crescita rilevante delle auto full electric, dei veicoli ibridi plug-in, e di altre tipologie di veicoli a ridotto impatto ambientale, diverse misure vanno già in questa direzione.
  E così una delle misure più significative adottata dal MiSE è il cosiddetto ECOBONUS, attuato con il decreto ministeriale del 20 marzo 2019 che ha previsto contributi per chi acquista ed immatricola in Italia veicoli di categoria M1 elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica, e che ha già determinato un sensibile aumento delle vendite di veicoli elettrici. Quest'ultime, infatti, ad aprile 2019 sono state quattro volte superiori a quelle dell'aprile 2018.
  Un secondo strumento, che diverrà operativo con il decreto «VEHICLE TO GRID», consentirà ai veicoli elettrici di partecipare vantaggiosamente alla fornitura di servizi al sistema elettrico e favorirà la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli elettrici e la rete elettrica.
  Un altro settore cui il MiSE sta dedicando attenzione è quello delle batterie ad alta capacità di accumulo, che consentiranno ai veicoli elettrici di funzionare come un deposito di energia da utilizzare in caso di mancanza di energia elettrica. A questo scopo, è in via di definizione a livello europeo un « Important Project of Common European Interest» che vede il coinvolgimento del nostro Paese con vari stakeholder, tra cui FCA.
  Anticipo che la legge di bilancio 2020 sarà l'occasione per incentivare ulteriormente il percorso di transizione verso la mobilità elettrica e a basse emissioni, in maniera comunque equilibrata e senza creare effetti distorsivi sul mercato.
  Proprio nell'ottica di un'azione attenta a tenere insieme le diverse esigenze in campo, come già annunciato dal Ministro dello sviluppo economico, confermo l'intenzione del Ministero di convocare il Tavolo automotive. In un momento di cambiamento strategico per il mercato dell'auto – a livello nazionale ed europeo – il tavolo vuole e deve essere un momento di confronto aperto tra i diversi soggetti interessati, nell'ottica di favorire la transizione tecnologica verso la mobilità elettrica e a basse emissioni, sostenendo la graduale riconversione della filiera produttiva nazionale.
  Resta ferma, infine, ogni iniziativa parlamentare sul tema, come dichiarato dallo stesso Ministro Patuanelli, nella seduta del Question Time di ieri.