• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03733 (4-03733)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03733presentato daRIBOLLA Albertotesto diMercoledì 2 ottobre 2019, seduta n. 231

   RIBOLLA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   le fondazioni Onlus, in quanto tali, svolgono la loro attività per finalità esclusive di solidarietà sociale e senza fini di lucro in un settore ritenuto di interesse sociale dell'ordinamento;

   trattandosi di attività svolte senza fine di lucro, dovrebbe essere loro attribuita la categoria catastale (B1) «Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme», secondo quanto riportato nel quadro generale delle categorie, in uso da oltre settantanni, così come previsto dal Ministero delle finanze con circolare n. 134 del 6 luglio 1941, avente per oggetto la formulazione del nuovo catasto edilizio urbano, e ripreso nell'integrazione disposta con decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138, che tiene espressamente conto del fine di lucro;

   infatti, tale disposizione condiziona all'esistenza del fine di lucro l'assegnazione della categoria (D4) alle unità immobiliari destinate a case di cura e ospedali, mentre inserisce espressamente nella categoria (B2) le «Case di cura e ospedali compresi quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro», e nella categoria (B1) i «Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme»;

   da alcuni anni, l'Agenzia delle entrate (e prima l'Agenzia del territorio in essa confluita), promuove accertamenti catastali nei confronti delle fondazioni Onlus proprietarie degli immobili utilizzati per svolgere l'attività istituzionale di casa di riposo;

   queste ultime hanno da sempre classificato gli immobili nella categoria (B1), mentre, con l'accertamento, l'Agenzia impone la categoria (D4), causando un impatto significativo sulla rendita catastale, che aumenta da 6 a 7 volte, con effetto direttamente proporzionale sulle imposte dovute da tali fondazioni;

   all'interrogante risulta che la controversia in questione stia interessando molte fondazioni Onlus della provincia di Bergamo e della Lombardia, ma non si esclude che questo atteggiamento sia posto in essere nelle restanti agenzie territoriali del Paese;

   ne è un esempio la Fondazione Sant'Andrea Onlus, una residenza sanitaria assistenziale per anziani e un centro diurno integrato per anziani non autosufficienti, la cui precedente rendita era di euro 38.690,364, in categoria (B1), e su cui l'Agenzia delle entrate, a quanto consta all'interrogante, avrebbe invece imposto una categoria (D4) in seguito a lavori di ampliamento e ridistribuzione degli spazi interni, con aumento della rendita fino a 138.000 euro;

   a fronte dell'avviso di accertamento, la Fondazione Sant'Andrea Onlus, si è rivolta alla commissione tributaria provinciale Lombardia Bergamo, che con sentenza del 13 novembre 2017, n. 555, ha accolto il ricorso dichiarando infondato l'accertamento. Non sempre però le fondazioni in questione possono accollarsi i costi di ricorsi che, anche se favorevoli in sede di commissione tributaria, potrebbero verosimilmente proseguire fino in Cassazione, con il rischio che tale organo esprima un orientamento contrario –:

   alla luce di quanto evidenziato in premessa e della sentenza della citata commissione tributaria, se il Ministro non ritenga speciosa la modalità di accertamento dell'Agenzia delle entrate, tenuto conto che la normativa vigente risulta chiara circa l'attribuzione della categoria catastale (B1) agli immobili in questione e quali iniziative di competenza intenda adottare al riguardo.
(4-03733)