• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01201-B/004    premesso che:     gli articoli 11 e 12 del disegno di legge in esame prevedono la delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01201-B/004presentato daSAVINO Elviratesto diMartedì 1 ottobre 2019, seduta n. 230

   La Camera,
   premesso che:
    gli articoli 11 e 12 del disegno di legge in esame prevedono la delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE n. 2031 del 2016 e del regolamento UE n. 625 del 2017 contenenti anche misure relative alla sanità delle piante, ivi compresa la protezione contro gli organismi nocivi;
    con riferimento alle misure per l'eradicazione del batterio della Xylella, nel 2015 la Commissione Europea ha adottato una decisione di esecuzione (UE 2015/789 del 18 maggio 2015) con la quale ha imposto agli Stati membri di rimuovere immediatamente non solo le piante infette (in particolare gli olivi), ma anche tutte le piante ospiti – ancorché prive di sintomi d'infezione – situate in un raggio di 100 metri attorno a quelle contagiate, e ciò non solo nella zona infetta ma anche nella zona limitrofa, detta «zona cuscinetto». Tale decisione è stata modificata più volte nel 2016 (UE 2016/764 del 12 maggio 2016), nel 2017 (UE 2017/2352 del 14 dicembre 2017) e nel 2018 (UE 2018/927 del 27 giugno 2018) prevedendo di volta in volta nuove demarcazioni della zona infetta, oltre ad un ampliamento delle aree oggetto di misure di contenimento e spostando progressivamente verso il nord della Puglia i confini della zona infetta, della zona di contenimento e della zona cuscinetto;
    i ritardi verificatisi nell'esecuzione delle misure iniziali di eradicazione hanno spinto la Commissione europea nel 2016 ad avviare una procedura di infrazione contro il nostro Paese; nel luglio 2017, la stessa Commissione ha inviato all'Italia un parere motivato nel quale è ribadito il permanere della condizione di infrazione, nonché il rischio, per l'Italia, di essere deferita alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, cosa poi avvenuta nel maggio 2018;
    con la sua sentenza del 5 settembre 2019 la Corte UE ha condannato il nostro Paese, certificando che, alla scadenza del termine fissato dalla Commissione, vale a dire il 14 settembre 2017, l'Italia ha omesso di rispettare due degli obblighi su di essa incombenti in forza delle decisioni della Commissione:
     non ha proceduto immediatamente alla rimozione, nella zona di contenimento, almeno di tutte le piante infette nella fascia di 20 km della zona infetta confinante con la zona cuscinetto;
     non ha garantito, nella zona di contenimento, il monitoraggio della presenza della Xylella mediante le ispezioni da effettuare più volte e nei momenti opportuni durante l'anno;
    con il Piano Xylella, approvato in Conferenza Stato-Regioni del 13 febbraio 2019, con le misure previste con il decreto-legge emergenze agricole n. 27 del 2019 e con le risorse proprie messe in campo dalla Regione Puglia, anche a valere sulle quote dei Fondi comunitari ad essa spettanti, sono state messe in campo risorse per circa mezzo miliardo di euro nel periodo 2019-2021, per il contrasto alla Xylella e per la ripresa del settore olivicolo pugliese;
    il decreto-legge n. 27 del 2019 prevede l'applicazione di sanzioni severissime, fino a 30 mila euro, per i mancati abbattimenti e consente l'accesso dell'autorità sanitarie nei fondi per le verifiche o per l'applicazione delle norme sugli abbattimenti. Tuttavia al 24 agosto risultano non eseguite oltre 800 ordinanze di abbattimento. Il compito dovrebbe spettare all'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (ARIF). I ritardi dell'Agenzia possono portare all'avvio di una nuova procedura di infrazione comunitaria, oltre che all'applicazione, nei riguardi della Regione Puglia, delle suddette sanzioni;
    secondo le associazioni agricole il decreto contro la Xylella fa compiere passi avanti nel contrasto alla batteriosi, ma non riduce la burocrazia. Restano farraginose le procedure per gli sradicamenti;
    dal Dossier «Coraggio Salento» elaborato da Coldiretti e Unaprol nel marzo 2019, emerge che l'avanzata della malattia sta investendo l'area di Brindisi e il tarantino e rischia di infettare nel giro dei prossimi cinque anni l'intero Mezzogiorno, spostandosi verso nord alle velocità di 2 km al mese. Secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) il batterio, per il quale non esiste altra cura che le misure di prevenzione, può minacciare gran parte del territorio Ue, come testimoniano casi di infezione in Spagna, Portogallo e Francia meridionale;
    i decreti applicativi del decreto-legge n. 27 del 2019, per la parte relativa al sostegno del settore olivicolo pugliese e al contrasto alla Xylella, la cui data di emanazione scadeva il 29 giugno per il decreto ex articolo 7 (Pagamento interessi 2019 sui mutui accesi dalle imprese del settore olivicolo-oleario) e il 29 luglio per i decreti ex articoli 6-bis (Contributi per la ripresa produttiva dei frantoi oleari ubicati nella Regione Puglia) e 8-quater (Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia), alla data del 12 settembre 2019 non risultano essere ancora stati emanati;
    nelle sue prime dichiarazioni (7-8 settembre) la nuova ministra dell'agricoltura Sen. Bellanova, ha affermato che il primo dossier a cui metterà mano è quello relativo alla Xylella,

impegna il Governo:

   nelle more del completo adeguamento dell'ordinamento interno ai regolamenti Ue in premessa, a valutare l'opportunità di garantire nelle aree colpite dal batterio della Xylella e nelle zone di contenimento, la stringente applicazione delle norme vigenti sulla sanità delle piante, applicando tempestivamente le misure di protezione contro gli organismi nocivi e rafforzando le misure di monitoraggio per contrastare l'espansione territoriale della malattia, anche al fine di evitare l'avvio di una nuova procedura di infrazione comunitaria;
   in tale ambito, a valutare l'opportunità di adottare tutte le possibili misure per sburocratizzare i procedimenti, coordinandosi a tal fine con la Regione Puglia;
   a valutare l'opportunità di accelerare l'emanazione dei decreti applicativi delle misure previste dal decreto-legge n. 27 del 2019 per la parte relativa alle misure di sostegno del settore olivicolo pugliese e al contrasto alla Xylella;
   a valutare, nell'ambito delle risorse disponibili, l'opportunità di:
    rafforzare le misure di pianificazione e controllo delle produzioni vivaistiche, in modo da certificare l'assenza del patogeno prima di ogni movimentazione di materiale vivaistico, prevedendo misure di sostegno di queste aziende che oggi sono esposte a rischi economici molto importanti;
    adottare progetti che mettano in rete tutti gli istituti di ricerca operanti a livello nazionale e internazionale, al fine di salvaguardare l'aspetto paesaggistico, ambientale e produttivo dei territori colpiti dalla Xylella fastidiosa.
9/1201-B/4. (Testo modificato nel corso della seduta) Elvira Savino, Nevi, D'Attis, Spena, Sisto, Labriola, Baroni, Brunetta, Caon, Paolo Russo, Sandra Savino, Fasano, Vietina, Marrocco.