• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00509 (2-00509) «Elisa Tripodi, Cabras, Macina, Cappellani, Carelli, Colletti, Sabrina De Carlo, Del Grosso, Di Stasio, Ehm, Emiliozzi, Olgiati, Perconti, Romaniello, Siragusa, Suriano, Dieni, Alaimo,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00509presentato daTRIPODI Elisatesto diMartedì 1 ottobre 2019, seduta n. 230

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

   preme agli interpellanti segnalare l'annosa ed irrisolta questione concernente la definizione del confine italo-francese nella zona del massiccio del monte Bianco, in particolare per quanto riguarda la cima del monte Bianco e la zona del colle del Gigante e punta Helbronner;

   la delimitazione dei confini territoriali tra l'Italia e la Francia nella zona del massiccio del monte Bianco, è disciplinata sia dal Trattato di Torino del 24 marzo 1860 (con la «Convenzione di delimitazione delle frontiere» del 7 marzo 1861) che stabiliva il confine tra il Regno di Sardegna e il Ducato di Savoia ceduto alla Francia, sia dal Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947 dopo la seconda guerra mondiale, che stabiliscono con chiarezza che la frontiera tra l'Italia e la Francia corre sullo spartiacque, ovvero sulla linea displuviale nel massiccio del monte Bianco. In base a questa impostazione il confine passa esattamente sulla cima del monte Bianco e, appunto, sulla displuviale del colle del Gigante, lasciando una consistente porzione di punta Helbronner e tutta la zona circostante al rifugio Torino ampiamente nel territorio italiano;

   la suddetta delimitazione è, tuttavia, resa incerta e fonte di contenzioso anche a causa di un diverso disegno cartografico dei confini tra i due Paesi, e ciò assume rilevanza per le ricadute in termini di giurisdizione applicabile nella quotidianità, sia per le attività anche commerciali, sia per l'individuazione delle autorità competenti e delle eventuali responsabilità civili e penali inerenti a tale ambito territoriale;

   la controversia risulta nuovamente inasprita in ordine alle decisioni amministrative adottate da enti locali francesi di confine in via unilaterale, le cui ordinanze incidono anche sulla «parte» italiana;

   la distensione nei rapporti tra le suddette zone di confine, nonché la salvaguardia degli obiettivi comuni risultano dirimenti per l'adozione di soluzioni condivise; in particolare, trattandosi di zona di montagna, con riguardo alle attività che vi si svolgono e che comportano un certo grado di rischio, sono occorsi eventi tragici che hanno coinvolto velivoli e persone fisiche;

   attualmente, in seguito ad un incidente mortale occorso il 26 giugno 2019 e di una nota della Guardia di finanza di Entrèves, la procura di Aosta ha aperto un fascicolo, mentre il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha inoltrato tutta la documentazione alla regione Valle d'Aosta chiedendo di fissare un incontro per discutere la questione –:

   se, per quanto di competenza, non intenda adottare iniziative al fine di agevolare una soluzione comune e soddisfacente per entrambe le parti, anche promuovendo, presso le sedi competenti, il raggiungimento di un accordo in ordine alla definizione cartografica del territorio di confine.
(2-00509) «Elisa Tripodi, Cabras, Macina, Cappellani, Carelli, Colletti, Sabrina De Carlo, Del Grosso, Di Stasio, Ehm, Emiliozzi, Olgiati, Perconti, Romaniello, Siragusa, Suriano, Dieni, Alaimo, Baldino, Berti, Bilotti, Maurizio Cattoi, Corneli, D'Ambrosio, Forciniti, Parisse, Francesco Silvestri, Grande, Battelli, Bella».