• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00323 (7-00323) «Giacomoni, Baldelli, Gelmini, Martino, Cattaneo, Baratto, Angelucci, Porchietto, Giacometto, Paolo Russo, D'Ettore, D'Attis, Bergamini, Versace, Cappellacci, Mugnai, Mazzetti, Orsini,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00323presentato daGIACOMONI Sestinotesto diLunedì 30 settembre 2019, seduta n. 229

   Le Commissioni VI e IX,

   premesso che:

    il sistema delle entrate degli enti territoriali presenta un quadro complesso, in particolare per quanto concerne la fiscalità comunale, in ragione dei ripetuti interventi che si sono finora susseguiti e a seguito dei quali l'assetto normativo ha presentato frequenti elementi di incertezza;

    come noto, nel periodo 2016-2018 è stata sospesa (in ultimo per effetto del comma 37 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2018) l'efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni comunali, per la parte in cui aumentano i tributi e le addizionali attribuite ai medesimi enti territoriali, con alcune specifiche esclusioni;

    purtuttavia, la legge di bilancio 2019 non prevede, a differenza degli ultimi anni, limiti al potere degli enti locali di aumentare i tributi ad essi attribuiti;

    fino al 28 febbraio 2019, quindi, gli enti territoriali sono stati in grado di deliberare nuove tariffe ed aliquote dei tributi locali per l'anno 2019;

    alla luce dello studio della Uil (Servizio politiche territoriali), pubblicato in data il 26 luglio 2019, risultano aumentate le aliquote Imu in oltre 215 comuni, tra cui 4 città capoluogo (Torino, La Spezia, Pordenone e Avellino). La città di Avellino, in particolare, risulta aver aumentato l'aliquota per le seconde case e altri immobili, facendo salire l'Imu/Tasi dal 10,5 per mille al 10,6 per mille. Nella città di Torino, invece, si sono modificate alcune aliquote e, in particolare, l'aliquota sulle case affittate a canone concordato che sale dal 5,75 per mille al 7,08 per mille. Nella città di La Spezia, sempre sulle case affittate a canone concordato, l'aliquota sale dal 4,6 per mille al 6 per mille; a Pordenone sui negozi sfitti l'aliquota sale al 10,6 per mille dall'8,85 per mille. Infine, si evidenziano casi di alcune città in cui le aliquote Imu/Tasi risultano diminuite, come ad esempio le città di Firenze, Grosseto, Pavia, Lucca, Taranto;

    sempre secondo il citato studio della Uil risultano, altresì, aumentate le addizionali comunali Irpef in 566 comuni, mentre 122 comuni le hanno aumentate. La stragrande maggioranza dei comuni (3.390), in ogni caso, avrebbe confermato le aliquote precedenti;

    sebbene le aliquote relative all'Imu e le addizionali comunali dell'Irpef non siano state pubblicate ancora per tutti i comuni d'Italia sul sito del Ministero dell'economia e delle finanze, in ogni caso, secondo il citato studio, si tratta di aumenti di una certa importanza che incidono inevitabilmente sulla vita dei cittadini;

    altro problema intimamente legato alle problematiche relative alla tassazione locale che viene attuata attraverso un'imposizione indiretta da parte di alcuni comuni, è quella relativa all'utilizzo dell'autovelox divenuto di fatto solo uno strumento per fare cassa, invece che impiegarlo a scopo preventivo o dissuasivo per accertare il superamento dei limiti di velocità;

    l'autovelox, infatti, è diventato purtroppo uno strumento per garantire alle amministrazioni comunali entrate supplementari e a restare vittime del comportamento dei comuni sono i cittadini ovvero gli automobilisti;

    il gruppo parlamentare Forza Italia, attraverso numerose iniziative parlamentari l'onorevole Simone Baldelli ha sempre evidenziato come l'articolo 142 del codice della strada obblighi i comuni a destinare le risorse raccolte con le multe dell'autovelox per finalità di bilancio strettamente legate al miglioramento della sicurezza e della manutenzione stradale. Purtuttavia, negli anni, il ricavato delle multe dell'autovelox invece che essere utilizzato a tal fine è stato riorientato per il perseguimento delle destinazioni più diverse e comunque estranee all'obiettivo prioritario, condiviso a livello europeo, di contribuire alla diminuzione della incidentalità stradale,

impegna il Governo:

   ad adottare ogni iniziativa normativa finalizzata a ripristinare, già nell'ambito della prossima manovra di finanza pubblicarla sospensione degli aumenti di aliquote e tariffe che, per gli anni 2016, 2017 e 2018, ha impedito l'aumento della pressione fiscale a livello locale;

   ad adottare ogni iniziativa normativa finalizzata ad evitare che gli enti locali utilizzino in maniera distorta i proventi derivanti dalle multe irrogate in applicazione della citata normativa prevista dal codice della strada o in modo comunque sostanzialmente vessatorio nei confronti dei cittadini.
(7-00323) «Giacomoni, Baldelli, Gelmini, Martino, Cattaneo, Baratto, Angelucci, Porchietto, Giacometto, Paolo Russo, D'Ettore, D'Attis, Bergamini, Versace, Cappellacci, Mugnai, Mazzetti, Orsini, Zanella, Ruffino, Milanato, Ripani, Pettarin, Battilocchio, Napoli, Mulè, Rosso, Rotondi, Fatuzzo, Scoma, Bagnasco, Spena, Biancofiore, Pittalis, Palmieri, Sozzani, Tartaglione, Gregorio Fontana, Fitzgerald Nissoli, Fiorini, Marin».