Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/02193 PAPATHEU - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:
il tasso di disoccupazione dei giovani in Italia, secondo i dati Istat, tra i 15 e i 29 anni è attualmente...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02193 presentata da URANIA GIULIA ROSINA PAPATHEU
testo presentato
Mercoledì 25 settembre 2019
modificato
giovedì 26 settembre 2019, seduta n.151
PAPATHEU - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:
il tasso di disoccupazione dei giovani in Italia, secondo i dati Istat, tra i 15 e i 29 anni è attualmente ai massimi storici dal 1970 con percentuali che superano i 40 punti: 3 milioni sono i disoccupati e più in generale gli inattivi dal lavoro sono circa il 73 per cento nella fascia d'età tra i 15 e 24 anni;
a fronte di tale grave situazione per contrastare la quale a giudizio dell'interrogante nessun risultato positivo è stato prodotto dal Ministro pro tempore Luigi Di Maio, si evidenzia il permanere di un quadro disastroso del sistema lavoro in generale, e allo stesso tempo rimane irrisolta in Italia anche la problematica dei lavori "minori", per i quali ci sarebbe disponibilità di impiego ma che nessuno vuole svolgere: si tratta di quei lavori di manualità, lavori "posti in piedi";
secondo i dati pubblicati di recente dalla stampa a seguito di una ricerca realizzata tra gli iscritti all'ordine dei consulenti del lavoro, in Italia attualmente ci sono 29.000 posti di lavoro disponibili che non trovano la disponibilità di lavoratori interessati. A quanto risulta, nel primo trimestre 2019 le aziende hanno offerto un posto che nessuno ha poi nemmeno cercato e un'analoga ricerca già svolta anche nell'agosto 2018 aveva confermato la stessa problematica. Pizzerie, panifici, gelaterie e pasticcerie hanno avuto e continuano ad avere difficoltà nel trovare nuovi dipendenti. Nonostante la grave crisi occupazionale, si registrano posizioni vacanti nei settori delle professioni di cuoco, falegname, meccanico, panettiere, fabbro, idraulico, cameriere, spedizioniere doganale, operatore import-export, estetista. La difficoltà di reperire del personale esperto ha costretto i gestori ad assumere spesso personale non qualificato o non idoneo. Un paradosso, se si pensa che in alcuni casi lo stipendio offerto può anche raggiungere i 2.000 euro mensili (come nel caso del panettiere);
tuttavia, rispetto ad un impiego manuale prevale la ricerca di lavoro non faticoso oppure legato a tecnologia e innovazione;
occorre quindi riqualificare e rivalutare lavori tradizionali, dignitosi e anche ben pagati, ma che nessuno vuole più fare, incentivando quelle professioni che spesso non vengono ritenute una "prima scelta" dal potenziale lavoratore, al fine di aumentare l'occupazione e garantire una più idonea qualità nell'offerta dei mestieri che non vengono presi in considerazione,
si chiede di sapere quali misure concrete di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere per affrontare la problematica rappresentata, al fine di incentivare, in particolare, la sopravvivenza di mestieri legati all'antico sapere artigianale.
(4-02193)