• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02195 PAPATHEU - Al Ministro della salute. - Premesso che: secondo l'Agenzia regionale di sanità (Ars) Toscana sarebbero 31 le morti provocate dal batterio "New Delhi"; tra novembre 2018...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02195 presentata da URANIA GIULIA ROSINA PAPATHEU
testo presentato
Mercoledì 25 settembre 2019
modificato
giovedì 26 settembre 2019, seduta n.151

PAPATHEU - Al Ministro della salute. - Premesso che:

secondo l'Agenzia regionale di sanità (Ars) Toscana sarebbero 31 le morti provocate dal batterio "New Delhi";

tra novembre 2018 e il 31 agosto 2019 risulterebbe che in Toscana il batterio, che nei pazienti con sepsi ha una mortalità del 40 per cento, sia stato isolato nel sangue di 75 pazienti ricoverati con patologie gravi. Tra questi ci sono stati 31 decessi ma, è stato spiegato da fonti della Regione, questo non vuole dire, al momento, che ci sia un nesso causale automatico con la presenza del ceppo batterico: l'infezione potrebbe essere una concausa o non aver provocato la morte. Sono invece 708, al 31 agosto 2019, i portatori del ceppo batterico ricoverati negli ospedali toscani, sui quali sono state applicate misure igieniche di contenimento. È stato, peraltro, pubblicato dall'Ars l'apposito monitoraggio sulla diffusione del batterio Ndm (New Delhi metallo beta-lactamase) in Toscana;

secondo l'Istituto superiore di sanità "la diffusione del superbatterio New Delhi (Ndm), variante della Klebsiella pneumonie particolarmente resistente agli antibiotici, comporta la necessità di elevare il livello di attenzione nel Paese";

l'istituto ha inoltre precisato che "al momento si tratta di decessi sospetti e che non vi sarebbe nesso causale automatico. L'infezione potrebbe essere una concausa o non aver provocato i casi di morte";

nell'area nordovest della Toscana risulterebbero esserci 350 portatori, di cui 44 infetti. La questione interessa evidentemente, di riflesso, tutto il resto del territorio italiano, i presidi ospedalieri e le varie Regioni che intendono averne piena contezza e sui rischi del caso,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali urgenti iniziative siano state assunte o predisposte per affrontare l'emergenza e prevenire ulteriori casi e rischi di contagio, a tutela dei cittadini ed in particolare delle fasce deboli come bambini e anziani.

(4-02195)