• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02198 PAPATHEU - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute. - Premesso che: negli ultimi 30 anni in Italia è andato distrutto il 12 per cento del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02198 presentata da URANIA GIULIA ROSINA PAPATHEU
testo presentato
Mercoledì 25 settembre 2019
modificato
giovedì 26 settembre 2019, seduta n.151

PAPATHEU - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute. - Premesso che:

negli ultimi 30 anni in Italia è andato distrutto il 12 per cento del patrimonio forestale nazionale e tale tendenza è in costante aumento. In tutta Italia continuano a registrarsi numerosi casi di roghi tossici. Ogni giorno divampano incendi in varie zone ed in particolare in Campania, con decine di migliaia di ettari che bruciano anche a causa di incendi dolosi o colposi dovuti alla speculazione edilizia, all'incuria o la disattenzione dell'uomo;

il CNR già da diverso tempo ha lanciato l'allarme relativo alla diossina ed è emerso un quadro preoccupante soprattutto negli allevamenti di Napoli e Caserta: ad essere compromessa infatti non è solo la salute dei cittadini ma anche degli animali e dell'intera catena alimentare. La diossina, sprigionata dai roghi appiccati ai cassonetti stracolmi di rifiuti, contamina infatti acqua, terreno e piante, passando nel grasso degli ovini e da lì al latte e alla carne;

in questo scempio ambientale, tra l'altro, si utilizzano sempre più spesso pneumatici che trattengono il calore e hanno un processo lento di combustione, sprigionando diossina a cielo aperto. La strage ambientale attanaglia da troppo tempo il Paese e lo affligge in modo sempre più grave ed espone le popolazioni a gravi rischi per la salute pubblica;

il CNR ha fatto sapere che: "Le discariche abusive presenti in Campania e la sistematica bruciatura dei vari residui ha comportato un notevole accumulo di inquinanti ambientali, tra i quali le diossine, sostanze altamente tossiche e cancerogene. L'incendio sistematico dei cassonetti da parte della popolazione locale ha inconsapevolmente favorito l'entrata nel ciclo vitale di questo veleno (la diossina), che inizialmente si deposita su erba, terreno e acque, fissandosi successivamente nei tessuti adiposi degli animali (incluso il grasso del latte) che hanno ingerito cibo contaminato";

dal confronto tra pecore esposte ad alti livelli di diossina e ovini che crescono in ambienti non contaminati, è emerso come i primi ne subiscano rilevanti effetti a livello cromosomico: secondo l'istituto di ricerca "Nelle pecore esposte a diossina le ricerche hanno evidenziato una notevole fragilità nei cromosomi. Inoltre, nell'allevamento sottoposto ad alti livelli di diossine (51 pg/g) sono stati registrati numerosi casi di nascita di feti anormali e di aborti",

si chiede di sapere quali iniziative siano state poste in essere per contrastare tali fenomeni, a che punto siano le procedure di bonifica dei territori e quali misure siano state intraprese al fine di favorire le attività di prevenzione sul territorio e di tutela della salute dei cittadini.

(4-02198)