• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02731 (5-02731)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02731presentato daCENNI Susannatesto diMartedì 24 settembre 2019, seduta n. 226

   CENNI. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia è tra i maggiori consumatori di pesticidi a livello europeo. Secondo l'ultimo report dell'Agenzia europea per l'ambiente, il consumo di fitofarmaci per ettaro è maggiore del 50 per cento rispetto alla media dell'Unione europea;

   negli ultimi anni circa il 60 per cento dei pesticidi di vecchia produzione sono stati vietati nell'Unione europea a causa del loro alto indice di tossicità. Mentre i nuovi prodotti fitosanitari (autorizzati) sono mediamente più costosi. Si è venuta quindi a creare una sorta di mercato parallelo di prodotti fitosanitari contraffatti ed illegali a basso costo, gestito dalla criminalità organizzata, che opera aggirando le normative e mettendo a repentaglio la salute di agricoltori e consumatori;

   oltre l'80 per cento dei pesticidi illegali utilizzati in Europa proviene dalla Cina. Si tratta per lo più di prodotti chimici non testati e non soggetti alla regolamentazione vigente, che possono comportare notevoli rischi per la salute degli agricoltori e dei consumatori, danni ambientali su flora e fauna e contaminazione del suolo. L'elevato margine di profitto rende i pesticidi contraffatti e illegali un'area in rapida crescita della criminalità organizzata che sta adottando strategie sempre più complesse come il riconfezionamento e la sostituzione per potenziarne la redditività;

   in un articolo del Venerdì di Repubblica del 13 settembre 2019 è stata pubblicata una inchiesta che rivelerebbe l'utilizzo massiccio di fitofarmaci illegali e contraffatti in alcune aziende del Lazio e dell'Agro Pontino. Si tratta di imprese agricole che riforniscono il mercato di Fondi (Latina): il più grande mercato ortofrutticolo d'Europa;

   sempre secondo l'articolo verrebbero utilizzati l'Afalon (erbicida revocato dal Ministero della salute il 3 giugno 2017), il Cycocel (regolatore della crescita del grano vietato in Italia dal 2012) e l'Adrop (fitoregolatore che anticipa i tempi di maturazione di frutta e ortaggi proibito addirittura dal 2009). Nell'inchiesta è stato evidenziato anche l'utilizzo, da parte di aziende agricole, di fitofarmaci contraffatti e di corroboranti naturali potenziati con sostanze nocive;

   la conferma dell'utilizzo di fitofarmaci proibiti o contraffatti nelle aziende dell'Agro Pontino è confermato dei sequestri dei Nas di Latina: oltre 12.600 nel 2018 e quasi 2.100 nei primi mesi del 2019. Nella sede dei Nas di Latina le denunce sono infatti quotidiane: sono stati registrati casi di lavoratori intossicati dalle esalazioni e persino di consumatori con prodotti che contenevano pasticche di sostanze vietate ancora solide e non completamente sciolte;

   va inoltre segnalato, in questo contesto, che anche l'acquisto dei fitofarmaci legali ed approvati dal Ministero della salute è consentito esclusivamente a coloro che possiedono l'apposito patentino per poterli utilizzare: si tratta di una norma nata per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei consumatori ma che paradossalmente ha incentivato l'acquisto di prodotti non regolamentari presso rivenditori compiacenti;

   ad utilizzare le sostanze illegali, secondo i Nas di Latina, sarebbero soprattutto piccoli produttori ed aziende che «hanno controlli di filiera minori o inesistenti rispetto a quelle con certificazione di qualità» –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti espressi in premessa;

   quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di contrastare l'utilizzo dei fitofarmaci illegali o contraffatti nel nostro Paese;

   se non ritenga conseguentemente necessario avviare una indagine a livello nazionale sui flussi di fitofarmaci illegali nel nostro Paese e una campagna straordinaria di controlli mirati sulle aziende e sui prodotti ortofrutticoli a partire dall'Agro Pontino.
(5-02731)