• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.3/00972 (3-00972)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00972presentato daPALAZZOTTO Erasmotesto diMartedì 24 settembre 2019, seduta n. 226

   PALAZZOTTO e FORNARO. – Al Ministro della difesa . – Per sapere – premesso che:

   nel vertice di Malta tra Italia, Germania, Francia e Malta, alla presenza della Commissione europea e del Consiglio dell'Unione europea, è stato raggiunto un primo importante accordo sul tema della ridistribuzione dei migranti tratti in salvo in mare;

   tale impegno verrà portato al vertice dei Ministri dell'interno dell'8 ottobre 2019 e rappresenta un passo avanti sulle politiche ad avviso degli interroganti demagogiche e inefficaci del passato, nella direzione di un governo europeo del fenomeno migratorio;

   resta aperta l'emergenza della condizione dei migranti detenuti in Libia e del ruolo della sua Guardia costiera;

   secondo un rapporto dell'Onu, consegnato al Tribunale internazionale dell'Aja, in Libia esiste un meccanismo criminale che coinvolge Guardia costiera libica, trafficanti e settori dello Stato, per intercettare i migranti, condurli in centri di detenzione dove vengono sottoposti a schiavitù e a violenze di ogni genere e venduti ai trafficanti;

   la Guardia costiera libica, riconosciuta dall'Italia come organismo deputato a pattugliare la competente area Sar, è composta da milizie armate, in conflitto tra loro, che sarebbero responsabili della scomparsa di centinaia di persone imprigionate nei centri di detenzione;

   secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni pochi giorni fa un migrante sudanese, che, con un gruppo di oltre cento persone, cercava di attraversare il Mediterraneo, è stato ucciso dalla Guardia costiera libica dopo essere stato intercettato e riportato in Libia;

   grazie alle testimonianze dei migranti salvati dalla nave «Alex» sono stati arrestati dalla direzione distrettuale antimafia di Palermo tre trafficanti che, indossando divise della Guardia costiera libica, praticavano la tortura;

   a giugno 2019 l'Unione europea e gli Stati membri che hanno svolto un ruolo di primario nella crisi dei rifugiati, tra cui l'Italia, sono stati denunciati da un gruppo di avvocati alla Corte penale internazionale per «crimini contro l'umanità» per le pratiche dei respingimenti che hanno causato le morti in mare e le condizioni di detenzione in Libia;

   i rapporti dell'Onu e le testimonianze dei migranti provenienti dai centri di detenzione libici mostrano una situazione di sistematica violazione dei diritti umani –:

   se non si intenda rivalutare la missione di supporto alla Guardia costiera libica, anche al fine di tutelare il nostro Paese e il personale militare impegnato in tali attività rispetto a eventuali inchieste e condanne che il Tribunale dell'Aja potrebbe infliggere all'Italia.
(3-00972)