• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00977 (3-00977)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00977presentato daUNGARO Massimotesto diMartedì 24 settembre 2019, seduta n. 226

   UNGARO, MARATTIN, MARCO DI MAIO, GIACHETTI e COLANINNO. – Al Ministro per gli affari europei . – Per sapere – premesso che:

   come si evince da un recente articolo apparso sul sito Repubblica.it del 10 settembre 2019, alcuni connazionali immigrati negli anni ’50 e ’60 in Gran Bretagna, per i quali è stata persa dalle autorità britanniche la documentazione che certifichi l'arrivo e la residenza continuativa per almeno cinque anni, si sono visti negare il diritto di residenza permanente. È questo il caso emblematico, tra gli altri, di Anna Amato;

   il Regno Unito dovrebbe completare il processo di recesso dall'Unione europea entro il 31 ottobre 2019, sulla base dell'Accordo di recesso e della Dichiarazione sul quadro delle future relazione tra Unione europea e Regno Unito negoziati dalle parti e degli ulteriori atti a loro integrazione approvati dall'Unione europea, come stabilito dal Consiglio europeo straordinario del 10 aprile 2019;

   il Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha più volte ribadito la ferma intenzione del suo Governo di rispettare la data del 31 ottobre 2019 per il recesso del Regno Unito dall'Unione europea, anche in mancanza di un accordo, ove l'Unione europea fosse indisponibile a rinegoziarne i contenuti;

   tale posizione suscita particolare preoccupazione, soprattutto con riferimento alla situazione dei numerosi cittadini italiani residenti nel Regno Unito –:

   quali siano, in tale contesto, le condizioni delle relazioni italo-britanniche e quali iniziative intenda attivare, ad ogni livello diplomatico, per difendere le priorità dell'Italia e dell'Unione europea nelle negoziazioni sulla «Brexit», per assicurare, in particolare, la certezza legale e le garanzie necessarie a tutti i cittadini italiani residenti nel Regno Unito, affinché possano continuare a esercitare i diritti derivanti dalle normative dell'Unione europea sui diritti fondamentali, sulla libera circolazione e sulla residenza permanente e scongiurando la moltiplicazione dei casi di cui in premessa.
(3-00977)