• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00311 (7-00311) «Golinelli, Morrone, Vinci, Viviani, Manzato, Guidesi, Covolo, Bubisutti, Gastaldi, Liuni, Lolini, Loss, Cavandoli, Cestari, Murelli, Raffaelli, Lucchini, Badole, Benvenuto, D'Eramo,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00311presentato daGOLINELLI Guglielmotesto diMercoledì 18 settembre 2019, seduta n. 225

   La XIII Commissione,

   premesso che:

    la Halyomorpha Halys, meglio conosciuta come la «Cimice marmorata asiatica», è un vero e proprio flagello per le colture ortofrutticole italiane, soprattutto in Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e Campania;

    questo insetto altamente polifago può attaccare più di 300 specie di piante, in particolare meli, peri, kiwi, ma anche alberi di pesco e albicocca, ciliegi e piante da vivai, con conseguenze economiche disastrose. Ad oggi la conta dei danni è stimata in circa 250 milioni e può comportare la chiusura di numerose attività ortofrutticole;

    la cimice marmorata asiatica arriva dalla Cina ed è molto pericolosa, perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta. La diffusione improvvisa di questi insetti, che in Italia non hanno antagonisti naturali, è favorita dall'innalzamento delle temperature e dalla loro polifagia, potendosi spostare su numerosi vegetali coltivati e spontanei;

    gli interventi di lotta su scala globale sono ad oggi incentrati essenzialmente sull'utilizzo di prodotti chimici, con utilizzo di principi attivi a largo spettro, che si sono però rivelati fondamentalmente inefficaci; questi prodotti hanno di conseguenza gravi ricadute sui sistemi produttivi colpiti dalla cimice;

    la lotta in campagna può avvenire anche attraverso l'ausilio di protezioni fisiche, come le reti antinsetto, a difesa delle colture che però hanno un'efficacia sì superiore a quella della sola lotta chimica, ma non rappresentano una soluzione percorribile in tutti i casi, in quanto risultano alquanto onerose e possono comportare difficoltà operative nella gestione del frutteto;

    per quanto riguarda l'utilizzo di antagonisti naturali provenienti dal territorio di origine della cimice asiatica, questi hanno dimostrato essere significativamente risolutivi per il contenimento dell'insetto, in particolare la vespa samurai (Trissolcus japonicus), specie ritenuta la più efficace a livello mondiale;

    il Ministero, infatti, aveva già autorizzato ad introdurre, in condizioni di quarantena e per soli motivi di studio, la vespa samurai per condurre i necessari studi, in particolare sull'impatto ambientale negli agrosistemi nazionali;

    la strategia ritenuta, quindi, più efficace è stata individuata negli interventi di lotta biologica con l'utilizzo di antagonisti naturali provenienti dall'area di origine della cimice asiatica, poiché gli antagonisti autoctoni, già presenti in Italia, non si sono dimostrati in grado di contrastare in maniera significativa l'insetto;

    l'introduzione di antagonisti naturali non autoctoni era tassativamente vietata dall'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 (recepimento della direttiva Habitat) il quale non prevedeva deroghe finalizzate alla lotta biologica, ma con il decreto del Presidente della Repubblica n. 102 del 5 luglio 2019 questo articolo è stato modificato. Infatti, il nuovo articolo 12, di particolare importanza per la lotta alla cimice asiatica, prevede la possibilità di introdurre specie non autoctone come appunto la vespa samurai, che, come noto, si sta rivelando utile per il controllo biologico della cimice;

    per l'effettiva attuazione di questo nuovo articolo è necessario attendere però la definizione dei criteri per l'immissione di specie e di popolazioni non autoctone attraverso un decreto, da emanare entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 102 del 2019, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentiti il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, il Ministero della salute e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

    l'autorizzazione all'immissione, su richiesta delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, può essere concessa dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per ragioni di rilevante interesse pubblico, connesse a esigenze ambientali, economiche, sociali e culturali, in modo che non sia arrecato alcun pregiudizio agli habitat naturali né alla fauna e alla flora selvatiche locali; la suddetta richiesta dovrà essere comunque supportata da uno specifico studio del rischio che l'immissione comporta per la conservazione delle specie e degli habitat naturali;

    l'autorizzazione è poi rilasciata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentiti il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e il Ministero della salute, previo parere del Consiglio del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta;

    il 16 aprile 2019 il Senato della Repubblica ha approvato una risoluzione con la quale si è impegnato il Governo pro tempore a dare la massima priorità all'adozione del decreto ministeriale previsto dal nuovo articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, accelerando così le altre fasi dell’iter autorizzatorio, al fine di consentire l'introduzione della vespa samurai per contrastare la diffusione della cimice asiatica;

    va considerata la particolare articolazione e complessità della procedura prevista dall'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 102 del 2019, che da un lato mira giustamente a prevenire qualsiasi eventuale effetto negativo dall'immissione di specie non autoctone ma, di contro, rischia di allungare eccessivamente i tempi per l'avvio concreto delle sperimentazioni in campo della vespa samurai;

    la lotta biologica con antagonisti naturali rappresenta una soluzione di medio-lungo termine sia per la complessa procedura che per il fatto che questa richiede anni per il raggiungimento di un equilibrio tra le popolazioni;

    la ortofrutticoltura è attaccata anche da altri insetti polifagi come la cinipide galigeno, che attacca le castagne, e la mosca orientale della frutta, insetti che creano alle coltivazioni italiane ingenti danni economici e sociali;

    è altresì fondamentale, in attesa che diventino utilizzabili e riproducibili gli antagonisti naturali che rappresentano la misura di difesa principale, intervenire economicamente a sostegno delle aziende agricole colpite per permettere a queste di superare questo particolare momento di crisi, al fine di evitare la chiusura di numerose aziende con conseguenze nefaste per l'economia delle aree frutticole;

    è necessario rendere operativo rapidamente il processo di autorizzazione all'immissione nell'ambiente della vespa samurai, in considerazione dell'ampia sperimentazione già condotta, procedendo così all'avvio della lotta biologica,

impegna il Governo:

   a dare attuazione, nei tempi più brevi possibili, alla procedura per l'immissione della vespa samurai nei territori maggiormente infestati dalla cimice asiatica, sia attraverso la sollecita emanazione in tempi strettissimi rispetto all'entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 102 del 5 luglio 2019, del decreto che definisce i criteri per l'immissione delle specie non autoctone, sia abbreviando il più possibile i tempi per l'autorizzazione all'immissione della vespa samurai da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

   a riconoscere a livello nazionale la situazione di emergenza e ad adottare iniziative per istituire un fondo straordinario di sostegno e di indennizzo alle aziende agricole danneggiate, in quanto questo insetto sta mettendo a rischio la redditività delle imprese.
(7-00311) «Golinelli, Morrone, Vinci, Viviani, Manzato, Guidesi, Covolo, Bubisutti, Gastaldi, Liuni, Lolini, Loss, Cavandoli, Cestari, Murelli, Raffaelli, Lucchini, Badole, Benvenuto, D'Eramo, Gobbato, Parolo, Valbusa, Vallotto, Piastra, Tomasi, Tombolato, Tonelli, Zoffili, Patassini».