• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02729 (5-02729)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02729presentato daCOSTANZO Jessicatesto diMercoledì 18 settembre 2019, seduta n. 225

   COSTANZO e SEGNERI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   Cic (Consorzio per l'Informatizzazione del Canavese) viene fondato nel 1985 a Banchette d'Ivrea per erogare supporto informatico tecnico-specialistico ai propri consorziati ed è costituito da enti pubblici quali il comune di Ivrea, l'Asl TO4, CSI Piemonte;

   negli anni il Cic raggiunge 170 unità per progettazione e fornitura di servizi ad aziende sanitarie del Piemonte, assorbendo lavoratori di altre aziende in crisi come Inva spa, Agile Eutelia;

   a fronte di un buco di bilancio di 1 milione e 260 mila euro, nel 2015 si apre una procedura di concordato preventivo con la messa sul mercato del Cic, e l'emissione del bando di vendita;

   a dicembre 2015 i soci pubblici cedono le proprie quote al costo di 1 euro ad azione all'azienda Csp spa, con la clausola dell'accollo di tutti i debiti pregressi;

   il Cic diviene così per soli 2.500 euro un'azienda privata sotto il controllo di Csp spa, società di Information communication technology con circa 500 dipendenti e sede legale a Napoli che si impegna a garantire commesse fino al 31 dicembre 2018;

   nell'ambito dell'inchiesta su FinPiemonte, i vertici di Csp vengono arrestati per una frode fiscale da 10 milioni di euro, come riportato dal quotidiano La Repubblica in data 20 giugno 2018 nell'articolo intitolato «Csp, frode fiscale da 10 milioni. Nuovo capitolo su Finpiemonte»;

   a inizio 2019, anche a causa di azioni commerciali di espansione inefficaci e delle vicissitudini giudiziarie dei vertici Csp, i maggiori clienti Cic decidono di acquistare servizi da convenzioni Consip senza concedere proroghe tecniche, garanzie o clausola sociale per gli occupati nell'affidamento a terzi;

   alcuni lavoratori si dimettono e transitano presso altre società, mentre i restanti dipendenti restano in forza presso la sede di Banchette, nonostante un'unica commessa ancora attiva su proroga temporanea;

   il 7 febbraio 2019, come riportato dal sito TorinoOggi, in una riunione del tavolo regionale sul Cic di Ivrea i rappresentanti Csp garantiscono nuove commesse e un piano industriale per la tutela del perimetro occupazionale;

   negli ultimi mesi non si sono concretizzate le commesse ed è proseguita l'emorragia di tecnici, causata anche dai continui ritardi nel pagamento degli stipendi, come denunciato dai sindacalisti Elvira Russo (Slc-Cgil) e Francesco Sciarra (Uiltucs);

   il 19 aprile il Cic ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 33 lavoratori sui 58 al momento in servizio nella sede di Banchette, come riportato dal quotidiano on-line giornalelavoce.com. «Una scelta unilaterale vergognosa sotto l'aspetto industriale, etico e umano» per i sindacati Uil Tucs e Cgil;

   il 13 maggio, come riportato dal quotidiano on-line La Sentinella del canavese, i lavoratori Cic hanno scioperato per «i mancati pagamenti dei Tfr dei lavoratori usciti a dicembre 2018, il mancato versamento dei contributi nei fondi pensionistici privati, comunque trattenuti dagli stipendi, e la mancata erogazione dello stipendio di aprile»;

   ad oggi, a quanto consta all'interrogante, l'ultima retribuzione liquidata ai lavoratori Cic risulterebbe quella di aprile 2019, pagata peraltro in tre tranche, con l'ultima saldata in data 17 luglio 2019;

   ai 33 lavoratori licenziati è stato solo comunicato ma non liquidato il preavviso con conseguente mancata erogazione della «Naspi»;

   dei 33 licenziamenti, 15 risultano attualmente sospesi –:

   se non intenda convocare al più presto un nuovo tavolo di confronto con i rappresentanti di Csp per valutare ogni possibile soluzione a tutela dei lavoratori licenziati del Cic, senza retribuzione da mesi e impossibilitati a ricevere alcun ammortizzatore sociale dato il mancato preavviso, e per offrire tutele ai restanti lavoratori.
(5-02729)