• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/02154 DE BERTOLDI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: secondo quanto riporta un articolo pubblicato dal quotidiano "Il Sole-24 ore" il 20 agosto 2019, la Banca...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02154 presentata da ANDREA DE BERTOLDI
martedì 17 settembre 2019, seduta n.149

DE BERTOLDI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

secondo quanto riporta un articolo pubblicato dal quotidiano "Il Sole-24 ore" il 20 agosto 2019, la Banca centrale europea ha espresso un monito nei riguardi di numerosi istituti di credito italiani, in relazione alla riforma dei benchmark del mercato monetario nell'area euro (ovvero tassi di interesse quali Eonia ed Euribor, aggiornati con frequenza regolare e utilizzati per tutti i tipi di contratti finanziari come mutui, scoperti di conto corrente e altre operazioni finanziarie più complesse), i cui nuovi meccanismi rischiano di cogliere impreparato il sistema bancario nazionale, con effetti di perdita economica stimata fino a 2 miliardi di euro (stima del potenziale impatto derivante da un'analisi realizzata per il quotidiano economico da "Boston consulting group");

la data chiave più vicina per l'introduzione effettiva di tale nuovo mutamento è fissata al 2 ottobre, in cui cesserà il calcolo Eonia e si procederà alla sostituzione con €STR (acronimo di euro short-term rate) avviando pertanto un processo che si concluderà alla fine del 2021, a seguito di una fase transitoria durante la quale il vecchio indicatore potrà essere ricavato dal nuovo, aggiungendo un valore pari a 8,5 punti base;

uno dei punti salienti del cambiamento di metodologia di rilevazione è rappresentato dallo slittamento alla data successiva dalla pubblicazione del tasso, in considerazione del fatto che, la mattina del 2 ottobre ad esempio, risulteranno i dati rilevati il giorno precedente e su questi ci si baserà per l'indicizzazione dei prodotti finanziari;

il documento relativo all'analisi sugli effetti derivanti dall'introduzione del nuovo Euribor richiama l'attenzione delle banche italiane anche su ulteriori azioni da compiere in vista del cambiamento di regime, sia interne (attraverso l'esame dell'inventario delle transazioni), che esterne, finalizzate a informare i clienti per garantire una consapevolezza dei cambiamenti imminenti;

il passaggio della riforma dei benchmark del mercato monetario nell'area euro, pertanto, secondo quanto sostenuto dagli autori di tale studio, evidenzia quindi un'elevata preoccupazione, per il grado di preparazione di molti istituti di credito italiani (all'interno del sistema euro) chiaramente in ritardo, nei riguardi di una riforma che potrebbe comportare, come detto, uno sforzo economico non indifferente da sostenere, in relazione alla rinegoziazione dei contratti esistenti che fanno riferimento ai vecchi tassi non più pubblicati, con rischi non solo finanziari diretti, ma anche legali, di condotta e di reputazione;

a giudizio dell'interrogante, tali osservazioni destano sconcerto e preoccupazione, sia con riferimento ai considerevoli livelli di rischi finanziari, che coinvolgerebbero molti istituti di credito italiani, evidentemente impreparati in vista dell'imminente introduzione del nuovo Euribor, che nei riguardi del mancato coinvolgimento delle sedi istituzionali parlamentari competenti, non interessate da nessun organismo internazionale o nazionale sui rischi in merito;

la necessità di chiarire in tempi rapidi se, come nell'analisi realizzata dalla società Boston consulting, esistano effettivamente potenziali rischi d'impatto finanziario per il sistema bancario nazionale (stimati in circa 2 miliardi di euro), nonché nei confronti dei clienti e dei risparmiatori italiani, risulta pertanto, ad avviso dell'interrogante, urgente e indifferibile,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dell'avvertimento emesso dalla Banca centrale europea nei riguardi di numerosi istituti di credito italiani;

se non ritenga urgente e necessario informare il Parlamento in merito agli effetti descritti dal rapporto citato;

quali iniziative altresì urgenti e indifferibili intenda intraprendere, anche in sede europea, al fine di sostenere il sistema bancario italiano nella fase di cambiamento della riforma sul nuovo Euribor, ed evitare pertanto possibili rischi economici ai danni degli istituti di credito nazionali coinvolti e anche nei riguardi dei risparmiatori italiani.

(4-02154)