• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03591 (4-03591)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03591presentato daMURONI Rossellatesto diMartedì 17 settembre 2019, seduta n. 224

   MURONI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   il Manifesto del 14 settembre 2019 ha dedicato ampio spazio alla ripresa delle attività di ricerca di idrocarburi su terra ferma in Sicilia («(...) L'area del Barocco presa di mira è tra i siti patrimonio dell'Unesco »), citando il permesso di ricerca «Fiume Tellaro», accordato il 22 marzo 2004. È oramai prossima la realizzazione di 3 nuovi pozzi esplorativi autorizzati con decreto del 5 febbraio 2019 a firma dell'assessore regionale all'energia;

   il Manifesto riferisce anche che i «No Triv» hanno denunciato che con decreto del 28 febbraio 2019 è stato rilasciato un nuovo permesso di ricerca denominato «Case la Rocca»; di questo non risulterebbero tracce negli aggiornamenti sulla Sicilia che il Ministero dello sviluppo economico pubblica sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse, fermi, ad oggi, al 30 giugno 2018;

   la giunta ed i competenti uffici della Regione siciliana hanno disatteso quanto previsto dalla legge 12 febbraio 2019 in merito alle sospensioni di legge, optando per l'applicazione della legge regionale n. 14 del 2000, che insigni giuristi ritengono da tempo incostituzionale;

   dalla lettura degli atti apparirebbe netta la volontà, ribadita dalla Regione siciliana con la deliberazione di giunta n. 347 del 19 settembre 2018, di dare nuovo impulso alle attività di ricerca e di estrazione di gas su terra ferma, così come previsto dal protocollo d'intesa sottoscritto nel 2014 tra Ministero dello sviluppo economico, regione siciliana, comune di Gela ed Eni, e ciò ad avviso dell'interrogante in violazione della legge nazionale e degli obiettivi di decarbonizzazione indicati nella nuova proposta di piano integrato nazionale Clima ed energia che l'Italia invierà presto a Bruxelles;

   non è accettabile che in materia di ricerca e coltivazione di idrocarburi, e di pianificazione energetica e climatica, la regione siciliana possa far tutto da sé. A maggior ragione visto che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha già applicato la sospensione di cui alla legge nazionale n. 12 del 2019 alla procedura di VIA n. 3355 riguardante il permesso di ricerca di idrocarburi «Scicli»;

   sarebbe peraltro opportuno che venissero revocati i decreti assessoriali del 5 e del 28 febbraio 2019 sopra richiamati –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare nel più breve tempo possibile, anche alla luce dei progetti di cui in premessa, per porre fine alla deriva fossile che si sta compiendo in una delle aree più ricche di risorse naturali, di beni ambientali e culturali del nostro Paese;

   quali iniziative di competenza il Governo ritenga di dover intraprendere per restituire la dovuta trasparenza all'informazione diretta al pubblico in materia di istanze, permessi di ricerca e concessioni, inclusi quelli riguardanti la Sicilia, e per ricondurre la pianificazione ambientale, energetica e climatica al rispetto della normativa nazionale.
(4-03591)