• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03600 (4-03600)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03600presentato daDONZELLI Giovannitesto diMartedì 17 settembre 2019, seduta n. 224

   DONZELLI e DEIDDA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il maresciallo in ferma volontaria dei Carabinieri Raffaele Russo, oggi effettivo al comando stazione Carabinieri di Roma Tor Sapienza, il 16 marzo 2018, è stato impegnato a Roma in un'attività di contrasto alla criminalità e di pedinamento di due persone sottoposte ad indagine;

   in tale circostanza il sottufficiale, che aveva colto due indagati in flagranza di reato a bordo del veicolo in loro possesso, ha esploso un colpo con l'arma d'ordinanza per opporsi al tentativo dei malviventi di investire lui ed un altro carabiniere dopo l'alt intimatogli, Il colpo, malauguratamente, ha attinto due donne di passaggio in quel momento, a bordo di uno scooter, causandone il ferimento. Per tali fatti, il militare è stato sottoposto a due procedimenti penali, uno presso il tribunale militare di Roma il reato di cui all'articolo 164 del codice penale militare di pace (p.p. n. 108/18 RGNR) ed uno presso il tribunale ordinario di Roma per il reato di cui all'articolo 590 del codice penale (n. 2798/18 RGNR). Il procedimento penale militare è stato archiviato con ordinanza del Gip del tribunale militare di Roma il 10 luglio 2019, avendo di fatto riconosciuto l'uso legittimo delle armi). Il procedimento penale ordinario, invece, instaurato a querela delle persone raggiunte dal proiettile, si è estinto per remissione di querela da parte di queste. Il conducente del veicolo fermato è stato condannato, sia in primo grado che in appello, per tentato omicidio del maresciallo Russo e per resistenza a pubblico ufficiale dal tribunale penale di Roma (nell'ambito del procedimento penale R.G.N.R. 11879/18);

   l'Arma dei Carabinieri, invece, ha irrogato al militare la sanzione disciplinare della consegna di rigore di giorni 5, inoltre, con riferimento al medesimo periodo, ha giudicato «inferiore alla media» il rendimento in servizio del sottufficiale. Con nota n. 359964/M1-3/PERS. MAR. di protocollo del 21 giugno 2019, il capo dell'ufficio personale marescialli del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha comunicato che il comando generale dell'Arma dei Carabinieri starebbe valutando, previa acquisizione di un qualificato parere della commissione di valutazione e avanzamento, di non accogliere la domanda presentata dal militare e diretta ad ottenere l'ammissione in servizio permanente al termine della temporanea inidoneità al servizio militare incondizionato, ai sensi dell'articolo 950 del decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010;

   secondo la nota in riferimento, i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza sarebbero «riconducibili alla sanzione disciplinare della consegna di rigore comminata per i fatti avvenuti il 16 marzo 2018, alla documentazione caratteristica redatta dai superiori gerarchici, per il periodo dal 17 luglio 2017 al 18 marzo 2018, nella quale ha riportato un giudizio valutativo di “inferiore alla media”, e ai pareri espressi dalla scala gerarchica»;

   con verbale n. 176/21 del 5 agosto 2019, la commissione di valutazione e avanzamento del comando generale dell'Arma dei Carabinieri ha espresso unanime parere contrario al passaggio in servizio permanente del maresciallo Russo;

   dagli organi di stampa si apprende che il suddetto maresciallo è stato recentemente congedato dal servizio –:

   se trovi conferma la notizia circa la decisione dell'Arma dei carabinieri di congedare il maresciallo Russo con riferimento a fatti che la magistratura ha ritenuto assolutamente legittimi e rientranti nell'uso corretto delle armi.
(4-03600)