• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03602 (4-03602)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03602presentato daMICELI Carmelotesto diMartedì 17 settembre 2019, seduta n. 224

   MICELI. — Al Ministro per le politiche giovanili e lo sport, al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   la Targa Florio, una delle più antiche e famose corse automobilistiche al mondo che si disputa in Sicilia dai primi anni del Novecento ed inserita nel registro eredità immateriali della regione, è un patrimonio storico, sportivo e culturale per l'Italia intera il marchio «Targa Florio» è l’asset più importante di proprietà dell'Automobile Club di Palermo e concesso in gestione all'Automobile Club d'Italia, ente pubblico non economico;

   Ac Palermo avrebbe manifestato la volontà di cessione del marchio – pur a condizione di restare coinvolto nella manifestazione sportiva come sodalizio territorialmente competente – e nel settembre 2017 il Comitato esecutivo di Aci ha adottato una deliberazione che confermava che la direzione per lo sport automobilistico Aci avesse richiesto l'autorizzazione all'avvio di una procedura per l'affidamento del servizio di valutazione del marchio e si conferivano al Presidente dell'Aci il mandato a condurre le trattative e la verifica della sussistenza delle condizioni per l'eventuale acquisizione; con due determinazioni del 2017 e del 2018, Aci – in accordo con Ac Palermo – ha affidato il servizio di valutazione del marchio ad una società Trevor s.r.l. per un ammontare di euro 14.500 (oltre Iva) liquidati nel marzo 2019; ad oggi, non si conosce l'esito, né il valore determinato dalla società affidataria;

   intervistato da organi di stampa del settore automobilistico, il presidente dell'AC Palermo – stante la pubblicità degli atti sopra citati – ha negato l'esistenza di trattative in tal senso e, di converso, il presidente dell'Aci, nelle stesse sedi, ha confermato le trattative;

   la vicenda ha destato la preoccupazione di appassionati ed amministratori dei territori coinvolti nella manifestazione della Targa Florio, riunitisi in un Comitato spontaneo; nel corso della 102° edizione della Targa, i territori amministrati da coloro che sono entrati in polemica con la presidenza del sodalizio di Palermo a quanto risulta all'interrogante sarebbero stati estromessi dal circuito;

   nonostante sussistessero le condizioni essenziali per le deliberazioni di Aci, a seguito di due richieste di accesso agli atti promosse dal Comitato spontaneo, Ac Palermo ha fatto sapere che non esisteva nessun atto amministrativo in tal senso ed Aci ha fatto sapere che non sarebbe stato possibile avere accesso ai suddetti atti perché non in suo possesso; se ciò fosse confermato, si determinerebbe un'assenza di fatto dei presupposti per le suddette deliberazioni e se, invece, fosse smentito, bisognerebbe accertare la veridicità delle dichiarazioni di Ac Palermo ed Aci;

   a quanto consta all'interrogante durante un incontro informale del gennaio 2019 tra il Comitato spontaneo ed il presidente dell'Aci, quest'ultimo avrebbe confermato l'interesse all'acquisizione del marchio, all'investimento sulla formula «regolarità» e meno su quella rally e – stante la preoccupazione del Comitato – si dimostrato disponibile alla redazione di una dichiarazione d'intenti nella quale affermare i valori ed il legame territoriale della Targa Florio;

   l'intera operazione di affidamento del servizio di valutazione da parte del soggetto potenzialmente acquirente, in assenza di un valore determinato dal soggetto potenzialmente alienante, appare non idoneo ad una gestione equa e trasparente della trattativa;

   si rileva inoltre che, dalla relazione del Collegio dei revisori sul bilancio d'esercizio 2017 dell'Automobile Club Palermo, risulta che lo stesso abbia un indebitamento netto nei confronti di Aci Italia superiore o uguale a 3 milioni di euro –:

   se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per far piena luce su eventuali irregolarità nell'ambito dell'intera operazione esposta in premessa, anche al fine di evitare procedure che possano ledere o avvantaggiare gli interessi delle parti e/o interessi particolari;

   se e quali iniziative di competenza, qualora venissero accertate operazioni di dubbia trasparenza, il Governo intenda assumere per tutelare la storica «Targa Florio» ed il suo indotto a favore dei comuni interessati e degli appassionati.
(4-03602)