• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00957 (3-00957)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00957presentato daZUCCONI Riccardotesto diMercoledì 11 settembre 2019, seduta n. 223

   ZUCCONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Kme è una società tedesca controllata da Intek Group che opera con tre divisioni nei settori della produzione di rame, ottone e prodotti speciali;

   in Italia, la società, con la sede di Fornaci di Barga (Lucca), ricopre un ruolo strategico e di fondamentale importanza per l'intera Valle del Serchio e l'intera provincia di Lucca, generando indotto e reddito, impiegando circa 570 lavoratori e vantando una capacità produttiva di 90.000 tonnellate annue;

   da tempo lo stabilimento si trova al centro dell'attenzione mediatica nel tentativo di un rilancio industriale volto a garantire una continuità produttiva e occupazionale;

   l'azienda Kme ha deciso di trasformare l'impianto di Fornaci di Barga in un pirogassificatore;

   il progetto prevedrebbe un inceneritore di rifiuti a tutti gli effetti che, per quanto riguarda gli inquinanti emessi in atmosfera e i residui tossici solidi, sarebbe assolutamente equivalente agli inceneritori classici. Il combustibile sarebbe composto in primis da scarti di cartiera (scarto pulper, composto al 70 per cento da plastiche, fanghi e code) ma si prevedrebbe la possibilità di ricorso ad altre tipologie di rifiuti, dettagliatamente elencate nel SIA che accompagna il progetto: da quelli dell'alimentare a quelli del tessile e del conciario;

   il gassificatore emetterà una gamma di inquinanti che la fonderia attualmente non emette o che comunque non è autorizzata ad emettere, ovvero ammoniaca, acidi gassosi (acido cloridrico e fluoridrico), anidride solforosa, molti tipi di metalli pesanti variamente tossici (mercurio, tallio, arsenico, antimonio, manganese e altri) e idrocarburi policiclici aromatici (IPA, come il benzopirene, un cancerogeno certo);

   con molta probabilità la dispersione degli inquinanti, nonché la dimensione degli inquinanti sarà più pericolosa in quanto gli inquinanti aventi natura particolata emessi dal gassificatore saranno per l'87 per cento polveri fini e ultrafini (PM 2.5 e inferiori) mentre tale percentuale è del 50 per cento per quelle di fonderia; è noto in letteratura come le polveri fini e ultrafini siano molto più tossiche in quanto in grado di penetrare le difese naturali dell'apparato respiratorio ed entrare a contatto con tutti gli organi del corpo. Questo impianto rappresenta una bomba ecologica e sanitaria, un modo di agire che va in senso opposto all'economia circolare presente tra le proposte inserite all'interno del nuovo «Patto per lo sviluppo» della regione Toscana siglato dal Presidente Enrico Rossi il 12 luglio 2019 con 19 soggetti rappresentativi delle categorie produttive;

   il tutto avverrebbe in un contesto di scarsa dispersione di inquinanti dovuta a fattori orografici e climatici (valle ristretta fra catene montuose, scarsa ventilazione e inversione termica come certificato dalla regione) e di eccessi di mortalità e ricovero certificati su malattie cardiache, respiratorie e renali dall'Ars (Agenzia regionale di sanità) nell'ultimo studio epidemiologico presentato il 3 ottobre 2019 con dati aggiornati al 2015;

   il comune di Barga è uno dei più virtuosi della Toscana quanto a raccolta differenziata, dato che col sistema porta a porta ha raggiunto l'85 per cento di tasso di raccolta differenziata. Ci si troverebbe ad avere, quindi, un comune assolutamente virtuoso nella gestione dei rifiuti e «premiato», con un inceneritore di queste dimensioni nel suo territorio;

   il settore cartario rappresenta un'eccellenza del territorio lucchese in quanto vanta diverse aziende operanti in questo mercato che però hanno l'annoso problema di dover smaltire gli scarti del pulper;

   secondo dati Comieco, il distretto cartario lucchese ricicla circa 1,6 milioni di tonnellate di macero annue, una quantità di scarto all'umido di 70.000 tonnellate –:

   quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza, nei confronti delle numerose aziende del distretto cartario lucchese per incentivare uno smaltimento del pulper che segua i dettami dell'economia circolare e allo stesso tempo per garantire il mantenimento dei relativi livelli occupazionali.
(3-00957)