• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.7/00307 (7-00307) «Pellicani».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00307presentato daPELLICANI Nicolatesto diMercoledì 21 agosto 2019, seduta n. 221

   L'VIII Commissione,

   premesso che:

    come è noto la città di Venezia è un contesto unico a livello mondiale caratterizzata da una assoluta specificità e identità che si esprime attraverso lo storico connubio tra contesto urbano e ambiente lagunare; a tal ragione Venezia è considerata nel mondo la città d'acqua per eccellenza;

    nei secoli, Venezia è stata in grado di adattarsi progressivamente alle variazioni del contesto ambientale che la circonda, tramite un processo continuo di coevoluzione tra sistema naturale, la laguna, e sistema socio-economico, con i centri urbani lagunari e le attività economiche nel tempo sviluppate;

    tale profondo legame, che ancora oggi costituisce l'essenza della città lagunare, rappresenta tuttavia un indubbio elemento di fragilità e vulnerabilità in considerazione degli attuali eventi estremi e a fronte degli attesi effetti dei cambiamenti climatici, in particolare l'aumento del livello del mare;

    l'elevata vulnerabilità del territorio veneziano non è relativa alla sola città storica, ma riguarda l'intera laguna, i litorali che la dividono dal mare e le aree di entroterra che afferiscono al suo bacino scolante che insieme formano un unico sistema;

    a fronte di tale elevata vulnerabilità, proprio a Venezia si sono sviluppate importanti competenze su differenti aspetti inerenti la tematica dei cambiamenti climatici a partire dallo sviluppo di scenari, elaborazione di proiezioni di cambiamento climatico, analisi di vulnerabilità e impatti, analisi e definizione di politiche di mitigazione, definizione di strategie e piani di adattamento, progettazione di misure di adattamento, solo per citare alcuni filoni di ricerca, che nel tempo si sono affermate anche a livello internazionale;

    i soggetti che sono impegnati su questo fronte sono;

     a) il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici – CMCC;

     b) il Centro previsioni e segnalazioni maree del comune di Venezia;

     c) il Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto di scienze marine;

     d) il nascente Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche;

     e) il Corila, Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare veneziano;

     f) la società Thetis S.p.A.;

     g) l'Università Ca’ Foscari di Venezia;

     h) l'Università IUAV di Venezia;

     i) la Venice international university;

    suddetti soggetti hanno nel tempo sviluppato molteplici e innovative esperienze di collaborazione proprio nell'ambito della questione dei cambiamenti climatici e della sostenibilità economica, sociale e ambientale, dal livello locale a quello globale, e sono nelle condizioni di mettere a disposizione estesi network di partner nazionali e internazionali;

    ad esempio il CMCC è sin dal 2011 il coordinatore del European topic centre on climate change vulnerability, impact and adaptation (ETC-CCA) dell'Agenzia europea per l'ambiente, del quale è membro anche Thetis; la VIU raggruppa 18 università internazionali, incluse Ca’ Foscari e IUAV, assieme al comune di Venezia; molti sono i progetti e le reti internazionali specifici sui temi dei cambiamenti climatici e la sostenibilità cui partecipano le istituzioni sopra elencate;

    Venezia si configura quindi come luogo ideale presso il quale creare un soggetto di livello internazionale, in grado di approfondire e sviluppare la ricerca e la conoscenza dei cambiamenti climatici, occupandosi in particolare dei temi relativi agli impatti, ai rischi e alle politiche di mitigazione e adattamento, di resilienza, considerando gli effetti che si possono determinare sia a livello globale che locale;

    il nuovo soggetto, in coerenza con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e dell'Agenda 2030, dovrebbe essere in grado di includere e coordinare tutti i soggetti istituzionali e non, e vedere il pieno coinvolgimento anche degli organismi internazionali per approdare ad un approccio sistemico e multi-settoriale, che tenga conto di aspetti ambientali, sociali, economici e di governance, in considerazione della natura trasversale dei temi trattati;

    sicuramente, tra i vari profili del rischio climatico, quelli collegati all'acqua (aumento del livello del mare, sommersione delle aree a bassa elevazione, eventi estremi di mareggiate e alluvioni, intrusione salina, eccetera) risulterebbero quelli di interesse primario per il nuovo soggetto proprio in considerazione della specificità del contesto veneziano;

    la vulnerabilità e resilienza del patrimonio storico e culturale rappresentano un altro tema di specifico interesse, di eccezionale rilevanza e di eccellenza, date le specificità del contesto urbano veneziano e le esperienze acquisite dagli enti interessati;

    l'articolato territorio veneziano rappresenta pertanto un laboratorio ideale nell'ambito del quale sperimentare, in un contesto davvero operativo, soluzioni innovative di resilienza e adattamento, sfruttando non solo le competenze localmente acquisite, ma anche attraendo partner di rilevanza internazionale, sia di carattere pubblico che privato;

    tale soggetto assumerebbe anche una funzione particolare di attivatore e promotore di conoscenze, partendo dalla specificità di Venezia quale hot spot a livello Mediterraneo e mondiale, per affrontare e risolvere problemi comuni a molte altre città, come Amsterdam, Miami, Marsiglia, Giacarta, solo per citarne alcune,

impegna il Governo:

   ad attivarsi per promuovere la costituzione con sede a Venezia, di un nuovo organismo di studio e ricerca sui cambiamenti climatici con i seguenti obiettivi:

    a) analisi, modellazione e valutazione integrata (sociale, economica e ambientale) degli effetti (positivi e negativi) dei cambiamenti del clima e di altri fattori (ad esempio sociali ed economici) operanti su scale diverse;

    b) analisi di vulnerabilità e resilienza;

    c) definizione di politiche, strategie e piani di mitigazione (riduzione delle emissioni di gas clima alternati e rimozione di gas clima alteranti dall'atmosfera);

    d) definizione di politiche, strategie e piani per la resilienza e l'adattamento ai cambiamenti climatici, e più in generale la gestione sostenibile dei sistemi sociali e ambientali sotto l'effetto dei cambiamenti globali;

    e) supporto alle decisioni per l'individuazione di opzioni preferibili ai diversi livelli e misure specifiche;

    f) sviluppo di conoscenza (knowledge) a supporto della definizione e implementazione di politiche per la lotta agli impatti negativi dei cambiamenti climatici e la gestione dei rischi ad essi connessi;

    g) sviluppo di approcci e strumenti (tools) per l'analisi di vulnerabilità, la modellazione degli impatti e la definizione di opzioni di resilienza e adattamento;

    h) creazione di servizi (climate resilience e adaptation service) finalizzati a supportare la definizione, di politiche, piani e strategie di gestione sostenibile, resilienza e adattamento;

    i) creazione di strumenti e servizi finalizzati a supportare la definizione di politiche, piani e strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici;

    l) sviluppo e gestione di network estesi (networking), anche al fine di completare le competenze disponibili sia localmente, che a livello internazionale;

    m) organizzazione di iniziative ed eventi di formazione e sensibilizzazione delle società civile (training e capacity building) e coinvolgimento della medesima al fine di co-produrre le conoscenze necessarie per la definizione di politiche, strategie e piani di mitigazione.
(7-00307) «Pellicani».