• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02115 MALAN - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che: il 19 marzo 2019 a Caracas è stato arbitrariamente arrestato il cittadino italiano Juan...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02115 presentata da LUCIO MALAN
mercoledì 7 agosto 2019, seduta n.144

MALAN - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

il 19 marzo 2019 a Caracas è stato arbitrariamente arrestato il cittadino italiano Juan Carlos Marrufo Capozzi assieme alla consorte, cittadina spagnola Maria Auxiliadora Delgado, ed entrambi sono stati trasferiti nella prigione dei servizi di intelligence militare di "Boleita";

il 10 giugno il giudice ha emesso provvedimento di scarcerazione per il signor Marrufo e consorte, tuttavia per motivi ancora sconosciuti entrambi sono ancora agli arresti;

al momento egli è privo di libertà, sofferente, con precario stato di salute in evidente peggioramento a causa di incuria in quanto lo Stato venezuelano non gli garantisce in carcere assistenza medica ed alimentazione adeguata con negazione di cure e medicine;

i suoi familiari sono estremamente preoccupati per le sue condizioni psicofisiche in quanto a conoscenza di ripetuti attacchi di convulsioni, grave stato di denutrizione, mancate cure mediche, e ignorano l'insorgere di eventuali ulteriori malattie a causa del suo stato precario, aggravato dal totale isolamento;

la famiglia del signor Marrufo ha contattato più volte il consolato italiano in Venezuela, per lettera e per telefono, richiedendo assistenza urgente: alla data odierna alcuna azione è stata messa in atto, con totale assenza di risposta da parte del console o di altro rappresentante del consolato, nonostante la gravità della situazione, nonché in totale assenza di verifica delle reali condizioni di salute del detenuto, soprattutto alla luce del fatto che, in questo momento contingente, in Venezuela i diritti umani di tutte le persone in stato di detenzione non vengono in alcun modo garantiti;

i familiari del signor Marrufo chiedono che al proprio congiunto siano garantiti i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana, dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del cittadino, dalla Carta dei diritti dell'Unione europea e dalla Convenzione di Vienna, affinché gli siano subito garantite cure mediche adeguate data la sua precaria situazione di salute, e chiedono che la Repubblica Italiana si faccia carico del proprio concittadino aprendo una procedura di aiuto umanitario per il trasferimento sanitario in territorio italiano al fine di fornire cure adeguate;

i familiari del signor Marrufo hanno informato della situazione l'alto commissario ONU per i diritti umani Michelle Bachelet la quale l'11 luglio ha chiesto alla Commissione ONU di intercedere affinché il detenuto venga scarcerato,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia conoscenza dei fatti esposti, e quali provvedimenti intenda prendere a sostegno del concittadino.

(4-02115)