• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01118 COLLINA - Al Ministro della salute. - Premesso che: con la nota del Ministero della salute prot. n. 6570-P del 2 luglio 2019, avente ad oggetto lo "Schema di accordo, ai sensi...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01118 presentata da STEFANO COLLINA
martedì 6 agosto 2019, seduta n.014

COLLINA - Al Ministro della salute. - Premesso che:

con la nota del Ministero della salute prot. n. 6570-P del 2 luglio 2019, avente ad oggetto lo "Schema di accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano", è stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni il documento concernente le "Linee di indirizzo per la individuazione di percorsi appropriati nella rete di riabilitazione";

differenti società scientifiche (fra le altre SIN e SIRN) ed associazioni di pazienti (tra le quali AISM ed ALICe) si sono espresse chiaramente sulla necessità di modificare la definizione, presente nel documento, di grave cerebrolesione codice 75 e l'articolato conseguente, laddove il ricovero in strutture di neuroriabilitazione codice 75 è destinato esclusivamente alla presa in carico di pazienti affetti da esiti di grave cerebrolesione acquisita di origine traumatica o di altra natura caratterizzata nell'evoluzione clinica da un periodo di coma protratto per almeno 24 ore;

a parere della principale società scientifica di neurologia, la SIN, tale definizione non è adeguata perché priva di evidenza scientifica;

considerato che:

la complessità di un quadro neurologico e la conseguente necessità assistenziale e riabilitativa non possono essere solo legate alla presenza o meno di un periodo di coma protratto per almeno 24 ore: esistono gravissime situazioni neurologiche che non sono passate affatto attraverso un periodo di coma. Questa valutazione può riguardare anche stadi avanzati di malattie neurologiche quali la sclerosi multipla e la sclerosi laterale amiotrofica, l'evoluzione della malattia di Parkinson,o una tetraplegia acuta da sindrome da Guillain-Barrè, le quali costituiscono condizioni di grave o gravissima situazione clinico-funzionale;

con l'attuale definizione di grave cerebrolesione, le predette tipologie di malati non potranno più essere ricoverate in strutture codice 75, ma solo in strutture codice 56 con minori requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi;

le strutture di neuroriabilitazione codice 75 garantiscono oggi un approccio multidisciplinare (medico, psicologo, fisioterapista, logopedista, terapista occupazionale, infermiere, operatore sociosanitario, assistente sociale, nutrizionista ed altre) in grado di fornire giornalmente oltre 42 ore settimanali di assistenza riabilitativa, mentre le strutture codice 56 che dovranno prendere in carico detti pazienti complessi garantiranno solo 18 ore settimanali di assistenza riabilitativa multiprofessionale, corrispondenti a meno di 3 ore giornaliere di tutta l'équipe riabilitativa;

tale scelta di programmazione sanitaria comporterebbe una notevole penalizzazione per i pazienti con grave o gravissima situazione clinico-funzionale per il recupero dell'autonomia a seguito di patologie del sistema nervoso;

tenuto conto che:

risulta che il provvedimento conterrebbe delle previsioni in netto contrasto con alcune sentenze del Tar del Lazio (n. 8937/11, n. 207/14 e n. 5261/2015) e con una del Consiglio di Stato sez. III (n. 4028/2017), nonché con i principi espressi dalla recente sentenza del Consiglio di Stato n. 1425/2019, che ha confermato l'annullamento del decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70, nella parte in cui individuava in modo estremamente riduttivo lo standard del fabbisogno di posti letto di alta specialità neuroriabilitativa codice 75;

in quest'ultima sentenza il Consiglio di Stato ha ribadito come un'inappropriata riduzione di neuroriabilitazione, oltre a non potersi spingere fino alla compressione del diritto alla salute, si traduce in "costo sociale" e, dunque, economico per la collettività, visto l'impatto che pazienti non adeguatamente riabilitati hanno sulle famiglie e sul Servizio sanitario nazionale,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda richiedere un parere al Consiglio superiore di sanità, che non si è ancora espresso su un tema come la programmazione sanitaria della neuroriabilitazione che ha drammatiche ricadute in termini sociosanitari sui pazienti e le loro famiglie;

se non ritenga che la nuova programmazione sanitaria delle strutture di neuroriabilitazione codice 75 possa ledere il diritto alla salute dei pazienti che rischiano di non essere adeguatamente riabilitati.

(3-01118)