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Atto a cui si riferisce:
S.1/00163 premesso che: il soffocamento da corpo estraneo costituisce un problema di salute pubblica non più differibile: ad esso è invero ascrivibile la principale causa di decesso nei bambini...



Atto Senato

Mozione 1-00163 presentata da PAOLA TAVERNA
martedì 6 agosto 2019, seduta n.014

TAVERNA, LUCIDI, ANGRISANI, PIRRO, BOTTICI, MONTEVECCHI, GAUDIANO, GUIDOLIN, LUPO, CRUCIOLI, CASTELLONE, ROMAGNOLI, DELL'OLIO, AUDDINO, DI GIROLAMO, MORONESE, EVANGELISTA, GALLICCHIO, MARINELLO, ROMANO, DESSI', FEDE, PIARULLI, MOLLAME, ORTIS, LA MURA, NOCERINO, TRENTACOSTE, URRARO, QUARTO, LEONE, ACCOTO, VACCARO, VONO, LANZI, BOTTO, DONNO, RICCARDI, D'ANGELO, ANASTASI, VANIN, MANTOVANI, PUGLIA, LANNUTTI, CAMPAGNA, GARRUTI, GRANATO, PRESUTTO, DI PIAZZA, CASTALDI, FERRARA, DE PETRIS, BINETTI, PELLEGRINI Marco, PINOTTI, RICCIARDI, FLORIDIA, MAIORINO, TURCO, COLTORTI, RUSSO, DI NICOLA, DRAGO, ABATE, CORBETTA, MININNO, DI MARZIO - Il Senato,

premesso che:

il soffocamento da corpo estraneo costituisce un problema di salute pubblica non più differibile: ad esso è invero ascrivibile la principale causa di decesso nei bambini fino a 14 anni di età;

in particolare, un recente studio italiano, basato sulle rilevazioni delle dimissioni ospedaliere, ha individuato, nel periodo compreso tra il 2001 e il 2013, oltre 7.000 ospedalizzazioni dovute ad ostruzioni delle vie aeree da soffocamento, evidenziando altresì come l'incidenza maggiore si riscontri nel primo anno di vita del bambino (sono infatti ben 3.744 i casi registrati dallo studio riferibili a neonati di età compresa tra 0 e 12 mesi); diminuendo nella classe di età compresa tra uno e 3 anni, per calare ulteriormente, sebbene la prevalenza rimanga sensibile, nei bambini più grandi compresi nella fascia di età tra 4 e 14 anni;

l'inalazione di corpi estranei, a fortiori, e? causa ogni anno di circa il 27 per cento di tutte le morti accidentali dei bambini al di sotto dei 4 anni di età, con incidenza maggiore (oltre il 70 per cento) nella fascia compresa tra 12 e 36 mesi;

recentemente, il Ministero della salute, analizzando l'esperienza internazionale relativamente alle iniziative di prevenzione del soffocamento da cibo, ha pubblicato un documento di indirizzo finalizzato a proporre linee guida per la preparazione degli alimenti pericolosi e di regole comportamentali da osservare durante la consumazione del pasto al fine di minimizzare il rischio di soffocamento;

considerato che:

un ulteriore studio condotto nel 2010 dall'"American academy of pediatrics" ha evidenziato come gli oggetti più frequentemente responsabili del soffocamento dei bambini sono costituiti da giocattoli, monete, palloncini e, da ultimo, alimenti;

è ampiamente riconosciuta la propensione dei bambini più piccoli a portare oggetti alla bocca e ciò in quanto il contatto orale rappresenta il metodo con cui essi esplorano e conoscono l'ambiente circostante, stante inoltre l'incapacità, soprattutto per i bambini più piccoli, di distinguere tra oggetti edibili o meno;

la predisposizione dei bambini al pericolo di inalazione di corpi estranei risiede nell'incompleta maturità dei meccanismi riflessi di coordinazione delle differenti funzioni delle vie aeree: ed invero tale rischio e? ulteriormente incrementato da alcune caratteristiche anatomiche della laringe proprie dell'età pediatrica, nonché da una morfologia avente fisionomia ad imbuto piuttosto che cilindrica, come si presenta per gli adulti;

l'incompleta dentizione, ancora, non consente l'ottimale masticazione di cibi duri come, ad esempio, frutta secca e caramelle, ed è, inoltre, accompagnata da una ridotta capacità di coordinazione delle funzioni di masticazione e deglutizione, nonché da una competenza masticatoria inferiore tale che i cibi necessitano di essere adeguatamente triturati o sminuzzati;

infine, il contatto orale avviene spesso simultaneamente ad altre attività, quali il gioco, il movimento o il parlare ed il ridere, con notevole aumento del rischio d'inalazione accidentale;

tenuto conto che:

i sintomi di ostruzione delle vie aeree compaiono all'improvviso e consistono in difficoltà respiratoria, senso di soffocamento, tosse "abbaiante". In molti casi violenti colpi di tosse riescono a determinare l'immediata espulsione del materiale inalato, tuttavia qualora la sintomatologia non dovesse risolversi in brevissimo tempo, si rende necessario intervenire con idonee manovre per la disostruzione delle vie aeree, alle quali deve comunque seguire il più rapido trasporto del bambino in ambiente ospedaliero;

è opportuno sottolineare che, a seguito di un arresto respiratorio, occorrono circa 4 minuti affinché si arrivi alla morte cerebrale da anossia cellulare: un lasso di tempo ristrettissimo, in grado di fare la differenza tra la vita e la morte o l'invalidità grave, certamente insufficiente a garantire la tempestiva presenza di un medico. Ne deriva che le manovre di base tese ad ottenere la disostruzione delle vie aeree devono essere patrimonio del maggior numero di persone, ed in particolare di coloro che sono preposti all'assistenza dei bambini;

in merito, da un'indagine condotta sul registro "Susy Safe" è emerso che la maggioranza degli eventi si è verificata in presenza di un adulto;

si rende pertanto necessaria una politica di prevenzione circa le modalità attraverso cui affrontare l'ostruzione delle vie aeree attraverso programmi di informazione e formazione dei genitori in merito alle corrette modalità di taglio e somministrazione degli alimenti, nonché circa le manovre di primo soccorso e disostruzione pediatrica, come anche relativamente alla rianimazione cardio polmonare;

considerato, altresì, che:

alla luce di quanto esposto, con particolare riguardo all'incidenza del fenomeno dell'ostruzione delle vie aree in una fascia di età compresa nei primi anni di vita del bambino, si rappresenta che tale lasso di tempo si caratterizza per la necessaria presenza delle figure genitoriali e, segnatamente, della madre;

risulta pertanto di fondamentale importanza l'insegnamento ai genitori dell'educazione sanitaria e delle tecniche di primo soccorso, ed è più che auspicabile che tale percorso di formazione inizi contestualmente ai corsi di accompagnamento alla nascita,

impegna il Governo:

1) ad attivare presso i percorsi di accompagnamento alla nascita specifiche sessioni volte alla formazione in materia di primo soccorso per la disostruzione delle vie aeree la cui partecipazione resti comunque facoltativa per le partorienti e per i conviventi dalle stesse indicati;

2) a promuovere una puntuale conoscenza delle modalità di assistenza e delle pratiche sociosanitarie raccomandate, con particolare riferimento ai corsi di accompagnamento alla nascita anche ai fini dell'apprendimento della manovra disostruttiva;

3) a promuovere una diffusa campagna di sensibilizzazione del fenomeno, volta ad estendere la consapevolezza dell'importanza della manovra disostruttiva, sicché essa possa essere padroneggiata dal più ampio numero di persone possibile.

(1-00163 p. a.)