• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02077 RUSPANDINI, CIRIANI - Ai Ministri per la pubblica amministrazione e della salute. - Premesso che: l'annosa questione riguardante le condizioni di precarietà del personale di ricerca...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02077 presentata da MASSIMO RUSPANDINI
lunedì 5 agosto 2019, seduta n.142

RUSPANDINI, CIRIANI - Ai Ministri per la pubblica amministrazione e della salute. - Premesso che:

l'annosa questione riguardante le condizioni di precarietà del personale di ricerca sanitaria ha trovato finalmente una soluzione con la legge di bilancio per il 2018;

difatti, la legge 27 dicembre 2017, n. 205, dal comma 422 al 434 dell'articolo 1, ha delineato un percorso (definito "piramide dei ricercatori") volto sia alla stabilizzazione che al reclutamento di personale ricercatore e di supporto alla ricerca degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e istituti zooprofilattici sperimentali pubblici;

la legge permette a tali istituti di assumere personale di ricerca con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato della durata di 5 anni, rinnovabile per altri 5 anni in caso di valutazione positiva dell'attività svolta (commi 426-427), con eventuale passaggio a tempo indeterminato (comma 428) al termine dei 10 anni complessivi;

contestualmente, la legge prevede (al comma 432) la possibilità per gli istituti di stabilizzare il personale collaboratore e ha stanziato ulteriori risorse in favore degli istituti per le assunzioni (comma 424): 19 milioni di euro per il 2018, 50 milioni per il 2019, 70 milioni per il 2020 e 90 milioni per 2021;

al comma 425, la legge demanda la determinazione dei requisiti, dei titoli e l'individuazione delle procedure per l'assunzione dei ricercatori a un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, da emanare entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano;

in data 11 luglio 2019, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e alcune organizzazioni e confederazioni sindacali hanno sottoscritto definitivamente il contratto collettivo nazionale del lavoro per il personale ricercatore e di supporto alla ricerca;

in data 19 luglio 2019 la Corte dei conti sezioni riunite con deliberazione n. 14/SSRRCO/CCN/19 certificava definitivamente l'accordo, inviando la stessa delibera all'Aran, al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministero dell'economia, alla Ragioneria dello Stato, al Ministero della salute, all'Ispettorato per gli ordinamenti del personale e al comitato di settore comparto Regioni-sanità presso il Centro interregionale studi e documentazione;

a questo punto, per la definitiva applicazione delle norme contenute, mancano "solamente" i decreti ministeriali e i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri previsti dalla normativa, in modo da dare la possibilità agli IRCCS e IZS di procedere definitivamente alle procedure di assunzioni;

gli interroganti rilevano come tale grave ritardo, oltre ad aver già causato l'esodo di oltre 500 ricercatori dagli istituti di ricerca sanitaria pubblica verso aziende e istituti privati, mette a rischio le risorse già stanziate per il 2019 (50 milioni di euro) per l'assunzione dei ricercatori precari,

si chiede di sapere se e in quali tempi si intenda dare attuazione a quanto stabilito dal comma 425 dell'articolo 1 della legge n. 205 del 2017, al fine di permettere l'avvio del procedimento sia di stabilizzazione che di reclutamento di personale di ricerca e di supporto, considerato che le procedure concorsuali per l'assunzione del personale non possono dispiegarsi senza la preventiva emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri richiamato dalla stessa norma.

(4-02077)