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Atto a cui si riferisce:
C.4/00738 (4-00738)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-00738
presentata da
RACCHELLA Germano

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  La problematica degli indennizzi dei danni da fauna selvatica protetta, tra cui anche il lupo, è stata affrontata in maniera congiunta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, nell'ambito di un tavolo tecnico, istituito ad hoc presso la conferenza Stato regioni per affrontare in maniera condivisa la questione anche con le regioni e le province autonome.
  I lavori del tavolo tecnico hanno condotto alla definizione di un regime di aiuti di Stato per danni da fauna e per aiuti a sostegno degli investimenti per la prevenzione di danni causati da animali protetti, che è stato notificato alla Commissione europea il 6 giugno 2018, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del TFUE.
  A seguito di successivi chiarimenti, con nota del 29 gennaio 2019, C(2019)772 final, la Commissione ha informato l'Italia della propria decisione di non sollevare obiezioni nei confronti del regime di aiuti notificato, ritenendolo compatibile con il mercato interno.
  In ottemperanza agli obblighi di trasparenza, il regime di aiuti sarà pubblicato sul sito istituzionale del Ministero delle politiche agricole ed è previsto un monitoraggio nazionale degli indennizzi.
  A ciò si aggiunga che l'incremento numerico e distributivo del lupo, registrato negli ultimi decenni, impone un costante sforzo di aggiornamento delle conoscenze sulla specie, anche al fine di fornire ai decisori dati scientifici credibili e autorevoli sui quali basare le scelte di conservazione e gestione.
  A tal fine, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha dato incarico all'ISPRA di elaborare e applicare un piano nazionale di monitoraggio, che permetta di raccogliere dati, standardizzati per tutto il territorio interessato dalla presenza del lupo, su distribuzione e abbondanza della specie e distribuzione e prevalenza dell'ibridazione con il cane domestico.
  Il piano intende, inoltre, raccogliere dati circa la diffusione dei danni agli animali domestici e l'applicazione ed efficacia dei metodi di prevenzione degli impatti, al fine di identificare le zone ove si concentrano i conflitti tra predatore e attività dell'uomo, come elemento utile per una più efficace gestione della materia.
  L'impostazione del piano di monitoraggio è stata discussa in un convegno organizzato da ISPRA che si è tenuto a Roma il 3-4 dicembre 2018 ed al quale hanno partecipato i principali esperti del lupo nel mondo della ricerca, dei parchi, delle regioni e province autonome e del mondo delle associazioni. L'incontro ha permesso di fare il punto sulle conoscenze del lupo in Italia, sui risultati dei progetti di monitoraggio, sui dati circa l'ibridazione con il cane domestico, sulle esperienze di mitigazione dei conflitti con le attività antropiche.
  Si ricorda, infine, che la conservazione e gestione del lupo è oggetto di un apposito piano d'azione – attualmente in fase di avvio della discussione presso la conferenza Stato-regioni — all'interno del quale sono state dettagliate numerose linee di intervento. Al riguardo, si evidenzia che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare provvederà a valutare con le regioni, anche per ambiti provinciali, subprovinciali e interregionali, documenti, linee guida, azioni specifiche e progetti sperimentali utili ad ogni più efficace gestione e conservazione della specie in questione e per tenere conto delle specificità locali ai fini della mitigazione dei conflitti con le attività antropiche. Questo continuo confronto con le istituzioni locali consentirà di elaborare misure che produrranno efficaci risultati nell'interesse delle imprese zootecniche e a tutela di una specie importante per la biodiversità italiana.
  Alla luce delle informazioni esposte, si rassicura che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare segue con costante attenzione la tematica in argomento e continuerà a svolgere le proprie attività senza ridurre in alcun modo il proprio impegno, condividendo strategie ed indirizzi d'intervento con i soggetti istituzionali interessati.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.