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Atto a cui si riferisce:
C.4/01685 (4-01685)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-01685
presentata da
DEL MONACO Antonio

  Risposta. — Il sistema NoiPA gestisce attualmente numerose amministrazioni per oltre 2 milioni di dipendenti, garantendo risparmi e un controllo della spesa attraverso l'accentramento completo del sistema di pagamento.
  Ciò rappresenta, rispetto al passato, un'importante innovazione non solo in termini di efficienza ed efficacia della spesa pubblica, ma anche in termini di monitoraggio di una delle principali voci di spesa del bilancio pubblico.
  Tale sistema, sulla base di quanto previsto dall'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 e, successivamente, dall'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, gestisce dal 2015 il trattamento economico del personale della Polizia di Stato (circa 100.000 amministrati) e, dal 1° gennaio 2016, anche quello delle tre Forze armate (esercito, marina e aeronautica, circa 185.000 amministrati) e della Guardia di finanza (circa 60.000 amministrati).
  L'Arma dei carabinieri è, invece, dotata di un sistema proprio che, confrontato con il NoiPa, è decisamente più efficiente.
  Poiché il sistema in questione opera al servizio di una moltitudine di utenti (dicasteri, enti, asl), è del tutto evidente che lo stesso risulti meno flessibile rispetto alle esigenze dell'amministrazione militare, il cui trattamento economico è caratterizzato da un'architettura particolarmente complessa.
  È innegabile, pertanto, che nel processo di erogazione delle competenze mensili ci siano state alcune criticità, quali quelle richiamate dall'interrogante; peraltro, sebbene la difesa abbia posto in essere alcuni affinamenti che hanno consentito una maggiore rispondenza alle esigenze del personale militare, il sistema stipendiale continua a creare disagi al personale della difesa.
  Tanto premesso, passo ora ad esaminare i singoli quesiti posti.
  Con riferimento al primo di essi, relativo all'adozione di un sistema di elaborazione stipendiale sul cosiddetto «modello carabinieri», si rende noto che nel tempo si è ripetutamente tentato di estendere tale modello anche al personale militare delle altre Forze armate.
  Il Ministero dell'economia e delle finanze ha però costantemente rappresentato l'impossibilità di estendere il predetto modello, ribadendo, come lo stesso sia da considerarsi temporaneo, anche per la stessa Arma dei carabinieri.
  In considerazione di ciò, sono stati avviati — dagli organi tecnico-amministrativi della difesa, in stretto coordinamento con NoiPA — approfondimenti finalizzati alla definizione di soluzioni strutturali che conseguano il definitivo e completo superamento delle criticità rilevate. In tale quadro si segnala, tra le varie misure individuate, l'implementazione anticipata per le Forze armate della piattaforma denominata Cloudify, la quale, sviluppata in stretta coordinazione con i tecnici del Ministero dell'economia e delle finanze, garantirà la piena aderenza alle esigenze del personale, attraverso un collegamento diretto tra la periferia dell'organizzazione militare e il NoiPA, consentendo così il superamento delle criticità fino ad oggi emerse. Inoltre, è già in avanzata fase di progettazione la realizzazione di un portale condiviso Difesa-NoiPA dedicato alla gestione completamente informatizzata delle indennità operative, con regole di accesso e gestione attagliate alle specifiche esigenze della Difesa.
  Con riferimento, poi, alla creazione di «un sistema di gestione stipendiale del personale delle Forze armate in chiave unitaria e interforze attraverso un unico centro amministrativo...», si partecipa che il Centro unico stipendiale interforze (Cusi) è elemento di governance in materia di trattamento economico.
  La completa acquisizione della banca dati unica stipendiale (Bdus) alle dirette dipendenze del Cusi, come l'acquisizione di elementi di organizzazione dell'area operativa e/o amministrativa, è subordinata anche alla disponibilità di una idonea sede, attualmente in fase di allestimento presso il comprensorio militare di via Marsala in Roma, che sarà presumibilmente completata entro il secondo semestre del 2020; ad oggi, sono state già avviate le attività propedeutiche all'ammodernamento delle infrastrutture del comprensorio.
  In ogni caso le procedure informatiche della Bdus, già armonizzate fra le tre Forze armate prima del passaggio a NoiPA, garantiscono la massima omogeneità nei trattamenti, mentre possono differire solo nelle modalità di perfezionamento delle attività amministrative, stanti le diverse organizzazioni interne alle Forze armate.
  Con riferimento, invece, alla possibilità di «avviare un tavolo tecnico interministeriale tra il Ministero della difesa e il Ministero dell'economia e delle finanze per definire tutte le problematiche tecnico/amministrative/informatiche...», si specifica che un tavolo tecnico interministeriale che previene, definisce, monitora e risolve le problematiche esistenti, è operativo dall'anno 2015. Tale tavolo è presso il Mef — Direzione centrale dei sistemi informativi e dell'innovazione e, per la difesa, è prevista la partecipazione di personale dello Stato Maggiore della difesa.
  Le problematiche affrontate sono state numerosissime, molte delle quali ormai superate, altre ancora esistenti in quanto dipendenti da fattori strutturali legati alla piattaforma stipendiale di NoiPa, sui quali è possibile intervenire solo con tempi medio-lunghi.
  Avuto riguardo, poi, al «ruolo di governance (CUSI) e di indirizzo amministrativo (PERSOMIL)», si sottolinea che non vi è alcuna sovrapposizione tra le funzioni/competenze dei due organi, dal momento che le disposizioni emanate dalla Direzione generale del personale militare riguardano gli aspetti giuridici ed applicativi delle norme relative al trattamento economico, mentre le disposizioni del Cusi concernono le modalità tecniche da utilizzare per l'erogazione delle competenze.
  Tuttavia, come auspicato dall'interrogante, potrà essere valutato anche l'eventuale accorpamento di tali organi in un unico polo di riferimento in materia stipendiale.
  Con riferimento, infine, alla possibilità di rivedere il protocollo d'intesa Difesa-Mef per sanare i problemi di natura tecnica, si rende noto che le azioni necessarie a sanare le anomalie, da qualsiasi causa determinate, sono oggetto di costante coordinamento tra Cusi e NoiPA, proprio al fine di definire con maggiore efficacia e speditezza le modalità maggiormente idonee allo scopo.
La Ministra della difesa: Elisabetta Trenta.