• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.7/00029 premesso che: il territorio della Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno è stato riconosciuto "area di crisi industriale complessa" nel 2016 ai sensi dell'articolo 27 del decreto-legge n....



Atto Senato

Risoluzione in Commissione 7-00029 presentata da GIANLUCA CASTALDI
giovedì 1 agosto 2019, seduta n.065

La 10ª Commissione permanente, in esito all'istruttoria condotta sull'affare assegnato n. 161 sulle principali aree di crisi industriale complessa in Italia, con particolare riferimento all'area di crisi industriale complessa della Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno e del Distretto fermano-maceratese,nonché alle aree coinvolte dalla crisi della Antonio Merloni SpA,
premesso che:
il territorio della Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno è stato riconosciuto "area di crisi industriale complessa" nel 2016 ai sensi dell'articolo 27 del decreto-legge n. 83 del 2012;
il 28 luglio 2017 è stato sottoscritto tra Ministero dello sviluppo economico, Agenzia nazionale politiche attive lavoro - ANPAL, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, regione Abruzzo, regione Marche, provincia di Teramo, provincia di Ascoli Piceno, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA - Invitalia, un Accordo di programma per l'attuazione del "Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell'area di crisi industriale complessa Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno" (PRRI), finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale;
nel Progetto di riconversione e riqualificazione industriale da parte dei soggetti sottoscrittori dell'Accordo sono previsti interventi, quali:
la promozione di iniziative imprenditoriali in grado di sostenere l'economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;
il ricollocamento lavorativo del personale appartenente a uno specifico bacino tramite azioni volte alla riqualificazione e reimpiego dei lavoratori;
interventi infrastrutturali prioritari per l'area di crisi per i quali individuare percorsi di attuabilità e risorse da attivare, al fine di completare la Pedemontana Marche - Abruzzo, asset considerato strategico per i collegamenti della macro-area;
il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale prevede l'impegno di 32 milioni di euro a valere sulle risorse della legge n. 181 del 1989, di cui 15 milioni assegnati all'ambito territoriale della Regione Abruzzo e 17 milioni all'ambito territoriale della Regione Marche;
l'avviso di cui alla legge n. 181 del 1989 per l'area di crisi si è concluso il 21 dicembre 2017 ed è stata individuata una graduatoria delle imprese ammesse alla valutazione per ottenere gli incentivi;
in data 12 dicembre 2018 è stato emanato il decreto del Ministro dello sviluppo economico con il quale, ai sensi dell'articolo 1 del decreto ministeriale 31 gennaio 2013 e dell'articolo 27 del decreto-legge n. 83 del 2012, sono state accertate le condizioni per il riconoscimento di crisi industriale complessa, con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, per il territorio di Fermo-Macerata ricomprendente i comuni di Tolentino e Corridonia e i sistemi locali del lavoro di Fermo, Montegiorgio, Montegranaro, Porto Sant'Elpidio e Civitanova Marche;
nell'ambito del ciclo di audizioni svoltosi l'8 luglio 2019 sono stati ascoltati, presso la prefettura di Ancona, i presidenti delle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Teramo, i sindaci di Fermo e Comunanza, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali e quelli delle piccole e medie imprese (PMI);
con l'accordo di programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Merloni del 19 marzo 2010 e con i successivi atti integrativi di rimodulazione del 18 ottobre 2012 e di proroga del 18 marzo 2015, si è inteso prevedere interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi di tale Gruppo, nelle quali ricadono i comuni di Fabriano, Gaifana/Nocera Umbra, Matelica, Sassoferrato e Ancona,

impegna il Governo:
nelle more di un riordino dell'iter processuale legato alle aree di crisi industriali complesse, a contemplare modifiche procedurali che consentano di:
semplificare l'istruttoria e la valutazione delle domande, al fine di velocizzare i processi di riqualificazione e di rilancio produttivo del territorio;
ridurre sensibilmente i tempi di elaborazione e approvazione del Programma di adozione dei PRRI e concludere l'istruttoria intempi congrui e certi;
includere, tra le tipologie di spese ammissibili nei progetti, quelle finalizzate alla commercializzazione dei prodotti e dei servizi nei mercati internazionali e alla realizzazione di percorsi di formazione dei lavoratori coerenti con l'internazionalizzazione delle imprese marchigiane, nonchéle spese connesse all'innovazione di prodotto;
diminuire il limite minimo del valore dei progetti da finanziare - attualmente previsto dalla legislazione vigente, pari a 1,5 milioni di euro - e prevedere un ulteriore abbassamento della soglia minima negli accordi di programma, al fine di una migliore rispondenza dei bandi alla realtà imprenditoriale marchigiana;
consentire la partecipazione di imprese in forma di associazione temporanea d'impresa (ATI) e di associazione temporanea di scopo (ATS), nonché la partecipazione di società di persone;
ad individuare meccanismi automatici che assicurino l'utilizzo delle risorse destinate alla cassa integrazione in deroga per i lavoratori coinvolti nei processi di ristrutturazione o riconversione industriale e produttiva, verificando periodicamente la quantificazione dei bisogni e lo stanziamento delle risorse, al fine di impedire l'insorgere di situazioni emergenziali;
ad estendere le misure finalizzate a prevenire le situazioni di crisi aziendali e a contribuire all'individuazione e alla condivisione di indicatori e di strumenti di tipo organizzativo e finanziario, che permettano un'analisi anticipatoria dei processi di trasformazione industriale delle imprese, in sinergia con le organizzazioni sindacali;

ad implementare il sistema infrastrutturale regionale, in particolare nel sud delle Marche laddove vanno potenziati i collegamenti tra costiera e fascia appenninica, tenendo in considerazione le conseguenze sul territorio e sulle imprese degli recenti eventi sismici;
a valutare l'istituzione di zone economiche speciali (ZES) e di zone franche urbane (ZFU) nei contesti presi in considerazione dalla presente risoluzione;
a porre in essere interventi che facilitino la disponibilità di liquidità in capo alle imprese, attraverso il miglioramento dei meccanismi di accesso al credito e l'effettivo esercizio dei diritti connessi ai crediti di imposta per l'acquisto dei beni strumentali.
(7-00029)
CASTALDI, RIPAMONTI