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Atto a cui si riferisce:
C.5/02637 (5-02637)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-02637

  Signor Presidente, Signori Deputati,
  nel rispondere all'interrogazione dell'Onorevole Sisto ritengo sia necessaria una breve, ma puntuale premessa.
  Il procedimento volto al riconoscimento dello status di vittima del terrorismo, si basa su determinazioni di organi medico-legali che non consentono all'Amministrazione di discostarsi dai giudizi delle Commissioni Mediche Ospedaliere e del Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, trattandosi di atti caratterizzati da discrezionalità tecnica, insindacabili nel merito, se non nelle ipotesi di manifesta irragionevolezza, illogicità o palese incongruità, fattispecie che nel caso in questione, allo stato, non sembrano potersi rilevare.
  Nel corso dei periodi di impiego operativo svolti nell'Unità Specializzata Multinazionale, ricordati, nell'interrogazione, l'appuntato scelto L.C. ha dichiarato di aver riportato patologie invalidanti in due distinte circostanze: il 12 novembre 2003 ed il 10 febbraio 2004.
  Per entrambi gli episodi ha presentato domanda alla propria Amministrazione di appartenenza per il riconoscimento delle suindicate patologie, come dipendenti da causa di servizio. Un'ulteriore istanza è stata rivolta al Ministero dell'interno per il riconoscimento dello status di vittima del terrorismo, per il primo dei due episodi, e per il riconoscimento di soggetto equiparato a vittima del dovere, per il secondo.
  Relativamente al primo episodio, è stata richiesta la prescritta valutazione della Commissione Medica Ospedaliera competente.
  Il citato Organo medico legale, con verbale del 15 marzo 2017, ha preso atto che il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio non ha riconosciuto il nesso causale tra l'infermità e i fatti dichiarati, e che il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, con Decreto n. 2732/15, ha sancito la non dipendenza da causa di servizio della stessa, ha ritenuto di non poter esprimersi nel merito e formulare ulteriore parere.
  Conseguentemente a tale pronuncia, di natura vincolante, è stato comunicato all'interessato un preavviso di respingimento della richiesta.
  Il predetto ha prodotto le proprie controdeduzioni sui citati documenti che sono state trasmesse alla Commissione Medica Ospedaliera. Ad oggi, ancora non è pervenuto riscontro, seppur sollecitato.
  Relativamente al secondo episodio, il Ministero dell'interno ha avviato un analogo procedimento amministrativo per accertare se la patologia indicata potesse essere riconducibile alla particolarità delle condizioni ambientali ed operative della missione cui l'istante ha partecipato,
  A seguito della quantificazione dell'invalidità permanente da parte della Commissione Medica Ospedaliera, è stato quindi interessato il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, che ha competenza ad accertare la riconducibilità della stessa alle condizioni di impiego operativo della missione cui l'interessato ha partecipato. Detto Organismo ha espresso parere negativo, per effetto del quale, nel Gennaio 2017, è stato comunicato il preavviso di respingimento della domanda.
  Informò infine che a seguito di riesame su istanza dell'interessato, lo scorso 11 gennaio 2019, il Comitato di Verifica ha confermato il proprio parere contrario, all'esito del quale è stato adottato il decreto di rigetto della domanda.