• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02044 BATTISTONI - Ai Ministri della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che: per geotermia si intende la disciplina delle scienze della terra che...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02044 presentata da FRANCESCO BATTISTONI
mercoledì 31 luglio 2019, seduta n.140

BATTISTONI - Ai Ministri della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che:

per geotermia si intende la disciplina delle scienze della terra che studia l'insieme dei fenomeni naturali coinvolti nella produzione e nel trasferimento di calore proveniente dall'interno della terra;

l'energia geotermica può essere considerata come una forma di energia alternativa e rinnovabile;

dall'inizio del 900 l'Italia sfrutta il calore della terra per produrre energia elettrica tramite la realizzazione di centrali elettriche geotermiche capaci di sfruttare la forza del vapore;

l'Italia ha il merito di aver "scoperto" per prima in Europa l'esistenza del calore geotermico ed è tra i Paesi europei che produce più energia da geotermia (dati dell'Unione geotermica italiana);

è all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri del 31 luglio 2019 l'approvazione del progetto dell'impianto pilota geotermico di Castel Giorgio, in provincia di Terni;

l'impianto, se approvato, preleverà per almeno 25 anni 1.000 tonnellate all'ora di fluido geotermico ad alta temperatura da sotto il bacino del Tevere in Umbria e li scaricherà raffreddati sotto la falda acquifera del comune di Bolsena nel Lazio. Sarà uno scarico abusivo, in quanto non è stato autorizzato né dal Comune di Bolsena, né dalla Regione Lazio. Comporterà rischi di inquinamento con sostanze cancerogene dell'acquifero dal quale viene prelevata acqua per la rete potabile. Con l'inquinamento del lago aumenterà il rischio sismico;

l'impianto ha, quindi, nel suo eventuale sviluppo progettuale, un'incidenza importante nel bacino idrografico del lago di Bolsena, il lago vulcanico più grande d'Europa che fa parte della rete "Natura 2000", il principale strumento della politica dell'Unione europea per la conservazione della biodiversità che ingloba le zone SIC (sito di interesse comunitario) e ZPS (zona di protezione speciale) di cui l'intero bacino fa parte;

considerato che, a quanto risulta all'interrogante:

la relazione tecnica, redatta dalla Direzione regionale del Lazio per le politiche ambientali, confermerebbe che una parte del fluido geotermico accumulato sotto il bacino del lago di Bolsena, spinto dalla pressione di reiniezione, risalirebbe verso la sovrastante falda acquifera, dalla quale viene prelevata l'acqua per uso potabile ed irriguo, con la possibilità di contaminazione con sostanze cancerogene, notoriamente presenti ad elevata concentrazione nei fluidi di geotermici;

potrebbero sorgere eventuali problematiche di natura sanitaria in un territorio che ha una vocazione prevalentemente turistica e agricola e che vive alle dipendenze dirette ed indirette dell'acqua del bacino idrografico del lago;

ci sono state esperienze devastanti in Europa, che hanno portato a spiacevoli conseguenze, come i terremoti di Basilea nel 2004 e quello del San Gallo nel 2013. Per tali avvenimenti il Centro sismico svizzero ha attribuito ufficialmente la responsabilità agli impianti geotermici presenti sul territorio,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano al corrente della situazione;

se risulti che il presidente della commissione di valutazione di impatto ambientale (VIA) del Ministero dello sviluppo economico, ingegner G.M.S., sia stato consulente dell'azienda presentatrice del progetto, la Itw & Lkw Geotermia Italia, ai tempi del rilascio autorizzativo ministeriale;

se ricorra un oggettivo rischio sanitario derivante da un'eventuale perdita di fluido termico nei pressi di quei pozzi di reimmissione previsti sotto la falda acquifera del bacino idrografico del lago di Bolsena.

(4-02044)