• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03467 (4-03467)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03467presentato daPAGANO Ubaldotesto diMercoledì 31 luglio 2019, seduta n. 219

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   l'astronomia e l'astrofisica sono indubbiamente un fiore all'occhiello della ricerca scientifica italiana e sono riconosciute come area di eccellenza, sia a livello nazionale che internazionale;

   l'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) da anni collabora e compete con successo in ambito internazionale, permettendo all'Italia di porsi, su scala globale, come partner per imprese sovranazionali; al suo interno operano più di millequattrocento persone, tra ricercatori, tecnici e amministrativi, tutti impegnati nella crescita scientifica e nell'innalzamento della qualità della vita dei cittadini, mediante il processo di trasferimento tecnologico all'industria e alla società;

   l'istituto nazionale di astrofisica è il principale ente di ricerca italiano per lo studio dell'universo; esso promuove, realizza e coordina, anche nell'ambito di programmi dell'Unione europea e di organismi internazionali, attività di ricerca nei campi dell'astronomia e dell'astrofisica, sia in collaborazione con le università che con altri soggetti pubblici e privati, nazionali, internazionali ed esteri; progetta e sviluppa tecnologie innovative e strumentazione d'avanguardia per lo studio e l'esplorazione del cosmo; favorisce la diffusione della cultura scientifica grazie a progetti di didattica e divulgazione dell'astronomia che si rivolgono alla scuola e alla società;

   attualmente l'istituto è organizzato in sedici sedi territoriali, oltre alla sede centrale di Roma. Le sedi dell'Inaf sono, dunque, presenti in quasi tutte le regioni italiane, fatta eccezione per Calabria (dove sono già state avviate le procedure per istituire una nuova sede presso l'Università della Calabria), Basilicata, Puglia, Molise, Marche, Liguria e Trentino-Alto Adige;

   lo scalo di Taranto-Grottaglie è stato individuato come Spazioporto nazionale da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'Ente nazionale aviazione civile;

   il piano industriale 2019-2028 di Adp prevede per l'appunto lo sviluppo di voli spaziali suborbitali per passeggeri e la messa in orbita di satelliti di piccole dimensioni da aeromobili in volo;

   l'infrastruttura è già pianificata e alla fase di progettazione hanno partecipato esponenti dell'americana Faa (Federal aviation agency) e dell'europea Easa (European aviation safety agency); lo Spazioporto nazionale, unico del continente europeo, sarà inaugurato nel corso del prossimo anno e rappresenterà un'occasione unica di sviluppo per il territorio tarantino, che porterà visibilità e preziose risorse all'economia locale;

   anche a causa della presenza di importanti stabilimenti della cosiddetta «industria pesante» (siderurgica e petrolchimica), l'economia di Taranto è da decenni eccessivamente dipendente da questo genere di industria. Una dipendenza che si traduce in decine di migliaia di posti di lavoro, che ha reso inaccettabilmente «tollerabile» il doloroso compromesso tra diritto alla salute e diritto al lavoro;

   a fronte di ciò, da anni i rappresentanti istituzionali del territorio chiedono che sia predisposta una radicale strategia di sviluppo del tessuto economico e produttivo della zona, che possa far sorgere nuove possibilità occupazionali nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini;

   a tal proposito, il decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, all'articolo 5 (comma 1), ha previsto che l'attuazione degli interventi funzionali a risolvere le situazioni di criticità ambientale, socio-economica e di riqualificazione urbana, riguardante la città e l'area di Taranto, sia disciplinata da uno specifico contratto istituzionale di sviluppo (Cis) –:

   se si intenda, per quanto di competenza, e preso atto della imminente realizzazione di un'infrastruttura innovativa e strategica come lo Spazioporto di Grottaglie, intraprendere iniziative volte al finanziamento e alla realizzazione di un Osservatorio astronomico nel territorio tarantino, nell'ambito della progettazione di un «distretto» dedicato interamente alla ricerca e all'esplorazione del cosmo.
(4-03467)