• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02039 DE BONIS - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute. - Premesso che: la direttiva...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02039 presentata da SAVERIO DE BONIS
martedì 30 luglio 2019, seduta n.139

DE BONIS - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute. - Premesso che:

la direttiva 2009/128/CE, recepita con il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, ha istituito un "quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi", il cosiddetto piano d'azione nazionale (PAN) per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari;

per l'attuazione di tale direttiva sono stati definiti i piani di azione nazionali per stabilire gli obiettivi, le misure, i tempi e gli indicatori per la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall'utilizzo dei prodotti fitosanitari;

il piano di azione, adottato in Italia con decreto interministeriale 22 gennaio 2014, promuove pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari maggiormente sostenibili e fornisce indicazioni per ridurre l'impatto dei prodotti fitosanitari nelle aree agricole, nelle aree extra agricole (aree verdi urbane, strade, ferrovie, eccetera) e nelle aree naturali protette;

considerato che:

per l'anno 2019, il piano di azione per l'uso sostenibile dei fitofarmaci è scaduto a febbraio e il nuovo piano non è stato ancora reso pubblico dai tre Ministeri delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute ai fini della consultazione pubblica;

il nuovo piano, che detta le regole per l'uso dei pesticidi non solo in agricoltura ma anche per la gestione del verde pubblico in città e la manutenzione di strade e ferrovie, resta ad oggi bloccato nelle stanze del Ministero delle politiche agricole, dopo che il testo proposto dal comitato tecnico-scientifico, appositamente costituito, ha ricevuto i pareri favorevoli dei Ministeri dell'ambiente e e della salute;

il piano dovrebbe prevedere regole più severe per l'uso sostenibile dei pesticidi, in particolare fissando distanze di sicurezza dalle abitazioni, dalle scuole e dalle altre aree pubbliche, ma anche limitazioni all'uso delle sostanze chimiche tossiche e nocive per piante e animali selvatici all'interno delle aree naturali protette, come i siti della rete "Natura 2000", limitazioni che probabilmente non sono gradite all'industria dell'agrochimica e alle associazioni agricole;

tenuto conto che il Parlamento austriaco, invocando il "principio di precauzione", ha approvato il divieto totale di utilizzo dei pesticidi a base di glifosato sul proprio territorio. Quindi, vietare il glifosato è possibile, anche senza dover attendere il termine dell'autorizzazione concessa dall'Unione europea,

si chiede di sapere:

quando sarà reso pubblico il nuovo piano di azione per l'uso sostenibile dei fitofarmaci;

se il piano segua nell'impostazione il "principio di precauzione" alla stregua dell'Austria, che assicura la massima tutela delle persone e della natura, ad iniziare dagli stessi agricoltori che sono i più esposti ai rischi legati all'uso delle sostanze chimiche di sintesi;

quali siano le cause che stanno comportando un incomprensibile ritardo della sua pubblicazione e, quindi, consultazione e adozione, determinando gravi conseguenze per la salute dei cittadini e per l'ambiente, per la biodiversità nelle aree naturali protette e nei siti della rete "Natura 2000" del nostro Paese.

(4-02039)