• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/00181-A/002    premesso che:     il provvedimento in esame prevede una serie di misure atte a garantire, attraverso l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00181-A/002presentato daBALDINI Maria Teresatesto diMartedì 30 luglio 2019, seduta n. 218

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame prevede una serie di misure atte a garantire, attraverso l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero, la tutela della salute, con l'obbligo di tali attrezzature per le pubbliche amministrazioni con almeno quindici dipendenti e per i servizi aperti al pubblico di dotarsi di tali attrezzature e di personale formato per il loro utilizzo;
    in questo contesto si colloca la necessità di dover tutelare maggiormente la salute di quanti si trovano in condizioni di malattia improvvisa o che sono colpiti da malori di cui non sempre è nota la causa. La sindrome di brugada, nello specifico, è una malattia a base genetica che coinvolge i canali ionici cardiaci. La loro mutazione ne altera la funzione e rende il muscolo cardiaco elettricamente instabile e suscettibile all'arresto cardiaco in alcune condizioni. Le mutazioni genetiche coinvolte sono note solo nel 30% dei casi diagnosticati;
    la diagnosi è spesso challenging in quanto l'ECG basale talora mostra solo tratti latenti e solo una modificazione della posizione degli elettrodi permette di sospettare il disturbo;
    tale malattia è una delle cause di arresto cardiaco giovanile in quanto la fascia più a rischio è quella tra i 20 e i 40 anni. Essendo la malattia «giovane» e i cui criteri diagnostici e prognostici ancora in sviluppo, tra la comunità dei cardiologi pediatri e i medici dello sport è poco conosciuta; il sospetto, in assenza di awareness della malattia, è difficile e spesso l'elettrocardiogramma non è eseguito personalmente dal medico;
    una volta diagnosticata, la cura, nei casi a rischio, è sempre efficace ed è costituita dal defibrillatore impiantabile. Si tratta quindi di uno scenario in cui solo la mancata diagnosi può favorire i tragici eventi di morte improvvisa giovanile;

   sarebbe quindi opportuno favorire la conoscenza della malattia anche al di fuori della comunità degli aritmologi, gli specialisti che curano la malattia, e renderla oggetto di formazione obbligatoria nella comunità dei medici che si occupano della salute dei giovani e degli sportivi,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di prevedere, anche attraverso iniziative di carattere normativo, la possibilità di allestire su tutto il territorio nazionale centri di prevenzione per la sindrome delle morti improvvise nei giovani.
9/181-A/2. Baldini.