• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03437 (4-03437)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03437presentato daGEMMATO Marcellotesto diLunedì 29 luglio 2019, seduta n. 217

   GEMMATO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 9-bis del decreto-legge n. 50 del 24 aprile 2017 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96 del 21 giugno 2017) ha introdotto l'applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) all'annualità d'imposta in corso al 31 dicembre 2018 in sostituzione tanto degli studi di settore quanto dei parametri;

   con il provvedimento dell'Agenzia delle entrate del 10 maggio 2019, prot. n. 126200/2019, sono state disciplinate le regole di applicazione degli Isa ovvero livelli di affidabilità e anomalia, benefici premiali, livelli minimi di affidabilità fiscale e modalità di acquisizione massiva dei dati;

   pare che il software di elaborazione degli Isa sia stato rilasciato solo in data 11 giugno 2019 e poi, nel corso del tempo, siano state rilasciate ulteriori versioni di aggiornamento, evidentemente volte al miglioramento dei processi di gestione e di elaborazione dello stesso;

   nonostante gli aggiornamenti di versione del software, l'ultima in ordine di tempo del 19 luglio 2019 (versione 1.0.4.), secondo quanto si evince da fonti di stampa, continuerebbero a sussistere diverse anomalie e problematicità al punto da inficiarne il grado di affidabilità. In particolare, sussisterebbero problemi legati ai dati precalcolati forniti dall'Agenzia delle entrate e al loro eventuale successivo controllo e alla valutazione dei risultati degli Isa, nonché difficoltà nel comprendere se taluni esiti dipendano da una errata compilazione dei modelli o, piuttosto, dall'inserimento di dati non corretti;

   le anomalie segnalate potrebbero determinare disagi in ordine agli adempimenti posti a carico dei contribuenti. Infatti, l'Aidc e l'Ungdcec, Associazioni sindacali dei dottori commercialisti, hanno sottoposto la problematica al Governo e all'Associazione nazionale garanti del contribuente in una istanza inoltrata il 24 maggio 2019. In particolare, le associazioni hanno segnalato che i problemi derivanti dall'introduzione degli Isa dalla relativa disciplina e dal software, ancora non perfettamente testato, non garantirebbero ai contribuenti, e ai professionisti che li assistono, le più adeguate e opportune condizioni utili a poter adempiere agli obblighi fiscali, così come, invece, disposto proprio dall'articolo 6, comma 3, della legge 27 luglio 2000, n. 212 (statuto del contribuente), rubricato «Conoscenza degli atti e semplificazione». Pertanto, la soluzione prospettata dalle ridette associazioni sarebbe quella della disapplicazione degli Isa al periodo d'imposta 2018;

   proprio a causa dei ritardi nel rilascio del software, e dei relativi ed evidenti disagi, a tutt'oggi esistenti, la scadenza dei versamenti delle imposte, senza maggiorazione dello 0,40 per cento, inizialmente fissata al 1° luglio 2019 (cadendo di domenica il 30 giugno 2019) anche per i contribuenti che svolgono attività interessate dagli Isa, è stata solo per questi ultimi soggetti differita al 30 settembre 2019;

   più recentemente, in un comunicato stampa del 17 luglio 2019, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec), attesa la grave situazione di disagio che l'introduzione degli Isa sta causando tanto ai contribuenti quanto agli operatori del settore, commercialisti in primis, e ritenuta insufficiente la proroga al 30 settembre delle scadenze di versamento, ha chiesto di riconoscere per il 2018 la natura meramente facoltativa della compilazione dei modelli Isa;

   con riferimento alle problematiche descritte in premessa, il Sole 24 ore attribuirebbe al Viceministro dell'economia e delle finanze Massimo Garavaglia, le seguenti affermazioni: «...gli ISA appartengono ad un mondo che non c'è più...» perché «...con la fatturazione elettronica il tema dell'evasione viene risolto...». Si potrebbe «...anche abolirli...» –:

   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di garantire ai contribuenti le condizioni più adeguate ed opportune per adempiere alle obbligazioni tributarie, in particolar modo in vista della scadenza del versamento delle imposte e dell'invio telematico delle dichiarazioni dei redditi;

   se ritenga opportuno adottare iniziative per disapplicare gli Isa per l'anno d'imposta 2018 ovvero renderne facoltativa l'applicazione.
(4-03437)