• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02617 (5-02617)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02617presentato daDE GIROLAMO Carlo Ugotesto diGiovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215

   DE GIROLAMO e ILARIA FONTANA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   le riserve naturali statali Duna costiera ravennate e foce del torrente Bevano e Pineta di Ravenna sezione Ramazzotti e sezione Savio, insieme alla prospiciente battigia, costituiscono una delle ultime zone incontaminate e ricchissime di biodiversità del Nord Adriatico;

   ricadono nel parco regionale del Delta del Po, sono zone Sic-Zps e Ramsar, sottoposte a vincolo paesaggistico e idrogeologico;

   i decreti ministeriali 5 giugno 1979 e 13 luglio 1977 stabiliscono per le due riserve naturali statali: «è consentito l'accesso per ragioni di studio, per compiti amministrativi e di vigilanza, per fini educativi, per escursioni naturalistiche, nonché per ricostruzione di equilibri naturali»;

   nel 2012, dopo un incendio doloso che distrusse 70 ettari di Pineta Ramazzotti, gran parte di questa fu chiusa e la spiaggia libera antistante regolamentata: zona verde sempre balneabile, zona blu dal 15 luglio al 1° aprile, zona rossa – di altissima tutela verso foce Bevano sempre interdetta (piano territoriale del parco del Delta del Po). Questo ha consentito, seppure a fatica a causa della subsidenza co-indotta da estrazioni di gas (oltre 2 cm/anno), erosione, pressione antropica – molti utenti valicano le barriere usando impropriamente i luoghi – e vigilanza insufficiente, la rinascita e il ripopolamento di pineta, dune e spiaggia. Il Sic-Zps ospita 18 habitat di interesse comunitario (5 prioritari), 107 specie di uccelli, di cui 48 rientranti nell'allegato I della direttiva 79/409/CEE, 33 a rischio di estinzione e 31 a probabile rischio (Lipu); Subsidenza ed erosione hanno cancellato la fascia demaniale di spiaggia libera (cartografia regionale) e l'esile tratto di battigia nord balneabile o interdetta ricade pressoché interamente nella riserva naturale statale Duna;

   il comune di Ravenna ha progettato, con fondi Eni, i lavori finalizzati alla difesa e alla fruibilità della zona sud di Lido di Dante – 1° stralcio sulle riserve naturali statali Duna e Ramazzotti;

   inoltre, intende sviluppare una specifica tipologia di turismo (naturismo), presumibilmente ufficializzandola sul mercato internazionale, attrezzando la spiaggia e dotandola delle schermature previste dalle norme regionali;

   è prevista la riapertura della riserva Ramazzotti al transito pedonale e, si suppone, ciclabile ed equestre, e l'accesso alla foce e alle dune grigie, habitat prioritario – mediante due passerelle (circa 40 e 60 metri) realizzate in affaccio proprio sulla spiaggia sempre interdetta all'accesso e luogo privilegiato di sosta e nidificazione, con considerevole disturbo antropico. Tale riapertura sarà oggetto di un regolamento che risulterebbe redatto dal comune e dai carabinieri forestali;

   le associazioni di tutela ambientale hanno avanzato obiezioni e proposte, al fine di garantire una fruizione compatibile con le caratteristiche di ambiente, utenti e reale disponibilità di vigilanza;

   stando agli atti, i lavori sono stati eseguiti dal comune in periodo di nidificazione oltre il termine della valutazione di impatto ambientale (28 febbraio, D.G.R. 1042/2017), per 34 giorni senza autorizzazione né dell'ente gestore delle riserve naturali statali e della battigia, ufficio territoriale per la biodiversità di Punta Marina (RA) dei carabinieri forestali, né di altri enti. Il 6 aprile 2019 Italia Nostra ha presentato denuncia ai Noe, e una passerella è stata lasciata incompiuta. Il 10 giugno 2019, 102 giorni oltre il termine, la regione ha autorizzato ex post;

   come dichiarato dalla regione il 14 maggio 2019: «lo stesso Ministero precisa che la gestione dei siti compresi all'interno dei parchi e delle riserve statali deve intendersi di propria competenza» –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa ed intenda effettuare le necessarie verifiche di competenza, in particolare per quanto deliberato in relazione alla fruizione delle riserve naturali statali Ramazzotti e Duna;

   se ritenga di valutare l'opportunità, per quanto di competenza, che la spiaggia libera, ora ricadente all'interno della riserva naturale statale Duna, sia data in concessione a scopi turistici per un uso esclusivo, dedicato e riservato.
(5-02617)