• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00090 (5-00090)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00090presentato daCENTEMERO Giuliotesto diMercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   CENTEMERO, CAVANDOLI, COVOLO, FERRARI, GERARDI, GUSMEROLI, ALESSANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TARANTINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il Sole24 ore del 2 luglio 2018 fotografa la grande crisi dei professionisti: per 12 categorie su 18 il reddito medio del professionista-tipo è più basso del 6,4 per cento rispetto al 2006;

   in dieci anni, in pratica, non solo si è registrato un mutamento delle categorie stesse dei professionisti (psicologici, dentisti e avvocati a scapito di geometri, periti industriali e architetti), ma addirittura i redditi procapite di tutti i professionisti hanno registrato una riduzione, con guadagni reali inferiori agli anni pre-recessione;

   una boccata d'ossigeno potrebbe essere rappresentata dall'ampliamento della platea dei beneficiari del cosiddetto «regime forfettario», vigente ad oggi per fatturati compresi tra 25.000 e 50.000 euro e che prevede, per gli aderenti, l'esclusione da diversi e costosi adempimenti burocratici, col pagamento di una aliquota unica al 15 per cento (al 5 per cento per le start up);

   i vantaggi relativi al regime forfettario sono numerosi: i contribuenti non addebitano l'Iva in fattura ai propri clienti, non detraggono l'Iva sugli acquisti, non sono obbligati a presentare la dichiarazione Iva, non devono inviare i dati delle fatture emesse e ricevute per lo spesometro e non saranno obbligati, a partire dal 2019, ad inviare «l'e-fattura» tra privati;

   tale regime di tassazione potrebbe costituire anche un sistema fiscale più vantaggioso per le micro e piccole imprese – che rappresentano il 99,4 per cento del nostro tessuto produttivo e danno lavoro al 65,3 per cento degli addetti – in quanto con la determinazione del reddito imponibile in misura forfettaria si semplificherebbero gli obblighi contabili e dichiarativi riducendo in maniera considerevole i costi degli adempimenti burocratici;

   un simile modello di tassazione light è stato messo a punto anche in Francia, per le imprese con volume d'affari massimo di 170 mila euro e di 70 mila per i professionisti, a conferma che anche altri Paesi hanno chiesto a Bruxelles l'ampliamento del limite –:

   se trovi conferma ed in che termini l'ipotesi allo studio del Governo di intervenire con l'ampliamento della platea interessata al regime forfettario, quale primo passo verso l'attuazione della flat tax prevista dal «contratto di Governo».
(5-00090)