• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02590 (5-02590)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02590presentato daBIGNAMI Galeazzotesto diMercoledì 24 luglio 2019, seduta n. 214

   BIGNAMI, MARTINO, GIACOMONI, BARATTO, BENIGNI, CATTANEO e ANGELUCCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Agenzia delle entrate sta «affliggendo» milioni di partite Iva con un nuovo strumento burocratico, gli indici sintetici di affidabilità (Isa), mediante i quali si sarebbero dovuti superare i famosi studi di settore;

   in realtà, gli Isa non sostituiscono alcunché, ma anzi causano un ulteriore aggravio burocratico, comportando la necessità di integrare la documentazione per l'elaborazione degli Isa con i dati fiscali degli ultimi 8 anni;

   tali dati, pur essendo già in possesso dell'Agenzia delle entrate, devono essere riacquisiti dai professionisti e ricaricati nuovamente sui sistemi informatici dell'Agenzia;

   si esclude che ad estrarre i dati e a ricaricare i dati siano i medesimi titolari di partita Iva, magari abbandonando il posto di lavoro, ma si presume che lo faranno commercialisti e professionisti all'uopo incaricati i quali, anche volendo, non si ritiene lavorino gratuitamente, costituendo quindi tutto ciò costi aggiuntivi per le partite Iva coinvolte;

   per accedere a tali dati i professionisti devono acquisire i medesimi previo rilascio di una delega specifica da parte del titolare della partita Iva;

   tale delega appare del tutto «pleonastica» in quanto si tratta di chiedere dati già in possesso dell'Agenzia delle entrate, in palese violazione dello statuto del contribuente, che poi vanno nuovamente comunicati all'Agenzia delle entrate;

   tali dati, una volta reso possibile l'accesso, sono disponibili per soli 20 giorni, rendendo evidente quel che già si sospettava, ovvero che chi ha elaborato questi strumenti non ha mai avuto una partita Iva e non ha mai emesso una fattura;

   alla luce di quanto precede, appare opportuno che il Ministro interrogato esprima il proprio orientamento circa l'operato dell'Agenzia delle entrate –:

   su quali basi normative si fondi questa continua richiesta di adempimenti da parte dell'Agenzia delle entrate e come si giustifichi una richiesta di dati, peraltro, già in possesso della medesima Agenzia delle entrate che appare agli interroganti in palese violazione dello statuto del contribuente, oltre che del buon senso.
(5-02590)