• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02005 DE PETRIS, NUGNES - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Premesso che a quanto risulta alle interroganti: con deliberazioni della Giunta regionale del Lazio n. 556 del 25...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02005 presentata da LOREDANA DE PETRIS
martedì 23 luglio 2019, seduta n.136

DE PETRIS, NUGNES - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Premesso che a quanto risulta alle interroganti:

con deliberazioni della Giunta regionale del Lazio n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre 2007 è stato adottato il Piano territoriale paesaggistico regionale (PTPR), ai sensi dell'art. 143 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e degli artt. 21, 22, 23 della legge della Regione Lazio 6 luglio 1998, n. 24;

l'art. 43 delle norme del citato PTPR tutelano "gli insediamenti urbani storici che includono gli organismi urbani di antica formazione e i centri che hanno dato origine alle città contemporanee nonché le città di fondazione e i centri realizzati nel XX secolo", stabilendo disposizioni per le strutture urbane "che hanno mantenuto la riconoscibilità delle tradizioni, dei processi e delle regole che hanno presieduto alla loro formazione; essi comprendono oltre ai tessuti storici costituiti dal patrimonio edilizio, dalla rete viaria e dagli spazi inedificati, le ville, i parchi e i giardini storici periurbani e le relative fasce di rispetto anche elementi storici isolati pertinenti alle più antiche fasi di frequentazione";

per tali insediamenti urbani storici sono sottoposti a autorizzazione paesaggistica, e a puntuali prescrizioni, gli interventi di demolizione e ricostruzione, nuove costruzioni e ampliamenti al di fuori della sagoma esistente, ma anche la coloritura dei manufatti edilizi, le finiture esterne. Inoltre per i manufatti di interesse storico-monumentale di età medioevale, moderna e contemporanea, di cui alla Parte II del Codice dei beni culturali, sono consentiti esclusivamente gli interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria e gli interventi di restauro e di risanamento conservativo;

la suddetta disciplina di tutela riguarda tutti i centri storici del Lazio, ma, paradossalmente, esclude dalla sua applicazione il centro storico di Roma, nonostante esso includa un patrimonio paesaggistico di assoluto rilievo, unico al mondo. Il comma 15 del citato art. 43 rimanda infatti al Piano di gestione dell'area del centro storico di Roma, inserita nella lista del Patrimonio Unesco, ai sensi della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale", firmata a Parigi il 10 novembre 1972 e ratificata con legge 6 aprile 1977, n. 184;

il citato Piano di gestione UNESCO per il centro storico di Roma è stato approvato dal commissario straordinario di Roma Capitale, con i poteri dell'Assemblea capitolina, con deliberazione n. 62 del 2016, ma non ha introdotto alcuna effettiva tutela per il centro storico della Capitale in quanto, per la sua natura giuridica, tale Piano non può esercitare alcuna tutela cogente, né fornire prescrizioni vincolanti;

con la proposta di deliberazione consiliare n. 26 del 4 gennaio 2019, la Giunta regionale ha trasmesso la versione aggiornata del PTPR al Consiglio regionale del Lazio per la sua approvazione definitiva;

il PTPR predisposto per l'approvazione conferma l'assenza di una reale tutela per il centro storico di Roma, in quanto l'art. 43, comma 17, delle norme tecniche ribadisce che "non si applicano le disposizioni sostanziali e procedurali di cui al presente articolo all'insediamento urbano storico, sito Unesco, centro storico di Roma. L'applicazione di specifiche prescrizioni di tutela da definirsi, in relazione alla particolarità del sito, congiuntamente da Regione e Ministero, decorre dalla loro individuazione con le relative forme di pubblicità, rimandando pertanto ad una data indefinita l'entrata in vigore di prescrizioni vincolanti";

l'assenza di una tutela paesaggistica effettivamente vigente espone il centro storico di Roma ad interventi edilizi impropri, che possono arrecare grave danno alla sua conformazione storica e non consente agli organismi locali del Ministero di esercitare a pieno le proprie funzioni di indirizzo e di controllo,

si chiede di sapere:

quali opportune ed urgenti iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare affinché il PTPR approvato in via definitiva dalla Regione Lazio sottoponga ad idonea salvaguardia paesaggistica il centro storico di Roma;

quali opportune ed urgenti iniziative intenda assumere affinché la tutela paesaggistica sia estesa non solo alle aree interne alle mura del centro storico monumentale, come individuato negli elaborati prescrittivi Tav. A 24 e Tav. B 24 del PTPR, ma anche agli ambiti della città storica localizzati al di fuori delle mura, con particolare riferimento all'edilizia puntiforme Otto-Novecentesca, di notevole pregio architettonico, costituita dai villini e dalla città giardino, localizzati nei quartieri limitrofi alle mura aureliane.

(4-02005)