• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00898 (3-00898)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00898presentato daD'UVA Francescotesto diMartedì 23 luglio 2019, seduta n. 213

   D'UVA, DONNO, ANGIOLA, ADELIZZI, BUOMPANE, D'INCÀ, FARO, FLATI, GUBITOSA, GABRIELE LORENZONI, LOVECCHIO, MANZO, RADUZZI, SODANO, TRIZZINO e ZENNARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. – Per sapere – premesso che:

   il contratto istituzionale di sviluppo, introdotto dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 88 del 2011 in sostituzione del previgente istituto dell'intesa istituzionale di programma, costituisce uno strumento che le amministrazioni competenti possono stipulare per accelerare la realizzazione di nuovi progetti strategici infrastrutturali, funzionali alla coesione territoriale e allo sviluppo equilibrato del Paese, finanziati con risorse nazionali, dell'Unione europea e del Fondo per lo sviluppo e la coesione;

   in sostanza, gli interventi speciali da attuare mediante i contratti istituzionali di sviluppo prevedono la realizzazione di grandi e complesse opere infrastrutturali, a valenza nazionale o interregionale (salve eccezioni dettate da specificità territoriali), soprattutto nelle aree svantaggiate del Paese, superando i tradizionali limiti regionali verso una logica per macroaree;

   il contratto istituzionale di sviluppo viene stipulato dal Ministro per la coesione (ora Ministro per il Sud), d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze e con gli altri Ministri interessati, dai presidenti delle regioni interessate e dalle amministrazioni competenti. Nel contratto vengono definiti i tempi di attuazione (cronoprogramma), le responsabilità dei contraenti, i criteri di valutazione e monitoraggio e le sanzioni per eventuali inadempimenti;

   le amministrazioni competenti possono avvalersi di Invitalia spa per tutte le attività economiche, finanziarie e tecniche, nonché in qualità di centrale di committenza e stazione appaltante;

   l'articolo 7 del decreto-legge n. 91 del 2017 ha previsto che, per accelerare l'attuazione di interventi complessi finanziati con fondi strutturali europei e fondi nazionali inseriti in programmi operativi a valere sulle risorse nazionali ed europee, spetti al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno (ora Ministro per il Sud) individuare gli interventi per i quali deve procedersi alla sottoscrizione di appositi contratti istituzionali di sviluppo, su richiesta delle amministrazioni interessate, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 36 del regolamento (UE) n. 1303/2013;

   allo stato attuale i contratti istituzionali di sviluppo già firmati per la realizzazione di strategiche opere infrastrutturali di tipo ferroviario e stradale nelle aree del Mezzogiorno sono i seguenti: Napoli-Bari-Lecce-Taranto; Messina-Catania-Palermo; Salerno-Reggio Calabria; Sassari-Olbia;

   negli ultimi mesi il Presidente del Consiglio dei ministri ha presieduto diversi tavoli istituzionali dei contratti istituzionali di sviluppo per Molise, Basilicata, area di Foggia e provincia di Cagliari –:

   quali iniziative intenda il Governo adottare per promuovere ulteriormente i contratti istituzionali di sviluppo, che costituiscono uno strumento innovativo ed efficace per la realizzazione di interventi speciali diretti a rimuovere gli squilibri economici e sociali del Paese, nonché a sostenere lo sviluppo e la crescita economica, la coesione e la valorizzazione delle aree sottoutilizzate del Paese.
(3-00898)