• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02564 (5-02564)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02564presentato daGALLINELLA Filippotesto diLunedì 22 luglio 2019, seduta n. 212

   GALLINELLA e MAURIZIO CATTOI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   è notizia degli ultimi giorni la protesta, che interessa tutto il territorio nazionale, dei tecnici dell'elisoccorso dei vigili del fuoco italiani a causa della comunicazione, del dipartimento centrale, secondo la quale agli elisoccorritori non sarà più corrisposto il gettone di indennizzo che spettava loro dal 2015;

   gli elisoccorritori italiani dei vigili del fuoco, con una specializzazione tale da essere in grado di calarsi con il verricello per raggiungere persone bloccate in montagna o in luoghi irraggiungibili via terra, sono circa 200 in tutta Italia e, a causa di questa ennesima disattenzione nei confronti della loro professionalità, rischiano di bloccare tutto il settore in un periodo, quello dell'estate, di particolare delicatezza, anche per il possibile proliferare di incendi;

   nei primi 10 giorni di luglio, proprio a seguito della mancanza di disponibilità degli elisoccorritori, ci sono diversi reparti volo dei vigili del fuoco che sono in limitata operatività;

   è trascorso quasi un anno dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legislativo n. 127 del 2018 in cui viene istituita la qualifica del ruolo degli elisoccorritori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, con decorrenza 1° gennaio 2018 e ad oggi non vi è stato nessun inquadramento di tale figura nei settori specialistici del Corpo;

   è importante evidenziare come, negli anni, la figura dell'elisoccorritore abbia contribuito in maniera determinante all'attività di soccorso del Corpo dei vigili del fuoco e, in particolare, a potenziare l'operatività e l'efficacia della componente aerea rispetto ai reparti volo degli altri Corpi dello Stato, dimostrando passione, attaccamento al servizio, professionalità e perizia nelle operazioni più complesse, dai terremoti alle alluvioni, e in tutti gli scenari dove sono stati chiamati ad operare;

   si ricorda che, con nota della direzione centrale per le risorse umane n. 31856 in data 28 maggio 2019, è stato pubblicato il decreto di inquadramento del personale Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai sensi del decreto legislativo n. 127 del 2018. Tale decreto inquadra anche il personale Antincendi boschivi (Aib) e, in contrasto con le direttive disposte dal decreto legislativo n. 177 del 2016, cancella di fatto il suffisso Aib per gli aeronaviganti, inquadrandoli in tutto e per tutto nei ruoli degli aeronaviganti del Corpo nazionale senza distinzioni di sorta. Malgrado ciò, anche agli aeronaviganti ex Corpo forestale dello Stato è stata preclusa la mobilità interna (trasferimenti) e fortemente penalizzata, attraverso il mancato riconoscimento del servizio prestato, la presentazione della domanda al concorso intorno a capo squadra;

   a questa situazione, si aggiunge quella dei velivoli a disposizione dei vigili del fuoco per lo spegnimento di incendi o per il soccorso durante gli stessi;

   la flotta di 19 Canadair così come la maggior parte della flotta di elicotteri per il salvataggio e la lotta agli incendi (31 mezzi in totale, di proprietà dello Stato) sarebbe data ogni anno in appalto, da vigili del fuoco e protezione civile, ad alcune aziende private;

   in particolare, si parla di sole sette aziende che, dal 2000, si aggiudicano le gare di utilizzo di questi fondamentali mezzi di soccorso il cui solo costo di utilizzo si aggira intorno ai 55 milioni di euro l'anno, a cui vanno aggiunte le ore di volo;

   nel 2016, dopo alcune segnalazioni, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha avviato un'indagine con l'ipotesi, per tutte le sette aziende, di «turbativa d'asta», ad oggi, però, nulla è cambiato e anzi si stanno riscontrando proprio in queste settimane delle criticità relative alla manutenzione dei velivoli a causa della carenza dello staff tecnico delle aziende; una situazione che compromette l'intero servizio e che porta i piloti a decidere di non effettuare i voli proprio a causa della scarsa sicurezza dei mezzi –:

   se, in base a quanto esposto in premessa, relativamente all'inquadramento professionale degli elisoccorritori, non ritenga importante dare attuazione a quanto previsto dal decreto legislativo n. 127 del 2018, nonché valutare la possibilità di ottimizzare le risorse del Corpo dei vigili del fuoco, necessarie per garantire la copertura economica degli emolumenti da corrispondere al personale elisoccorritore, con un'adeguata indennità di volo, in linea con quanto previsto dall'Aeronautica militare e coerente con il reale lavoro svolto e il rischio;

   quali iniziative intenda assumere per porre rimedio alla situazione espressa in premessa riguardante la condizione degli aeronaviganti ex Corpo forestale dello Stato;

   se, relativamente alla gestione della flotta dei Canadair e degli altri mezzi di elisoccorso nazionali, non si ritenga opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, per rivedere il sistema di gestione e affidamento del servizio e verificare la possibilità, in particolare, di una internalizzazione della gestione degli incendi nel nostro Paese, anche alla luce di quanto rilevato negli anni scorsi dall'Autorità della concorrenza e del mercato.
(5-02564)