• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/02567 (5-02567)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02567presentato daMULÈ Giorgiotesto diLunedì 22 luglio 2019, seduta n. 212

   MULÈ, SOZZANI, BALDELLI, BERGAMINI, GERMANÀ, PENTANGELO, ROSSO e ZANELLA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   l'approvazione del progetto definitivo riguardante l'opera infrastrutturale «Gronda di Genova» — aggiornato nel 2016 in ottemperanza alle relative prescrizioni — è stata sancita con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 7 settembre 2017 che ne ha dichiarato la pubblica utilità;

   l'opera, per una spesa pari a 4,3 miliardi di euro, comprende 72 chilometri di tracciati autostradali nuovi e si allaccia agli svincoli che delimitano l'area urbana del capoluogo ligure connettendosi con la direttrice dell'A26 a Voltri, ricongiungendosi con l'A10 in località Vesima. L'opera si sviluppa principalmente in sotterraneo con 23 gallerie, per un totale di circa 54 chilometri (90 per cento del tracciato), mentre il sistema viario all'aperto comprende 13 nuovi viadotti e l'ampliamento di 11 viadotti esistenti;

   il crollo del ponte Morandi e la successiva procedura di revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia, ha prodotto come effetto anche il blocco della realizzazione della Gronda, opera assolutamente indispensabile per la viabilità della città di Genova e in generale dell'intero sistema viario ligure e della sua proiezione verso il nord del Paese e del Continente;

   a fronte dell'eventuale revoca Aspi manterrebbe a proprio beneficio le somme derivanti dall'incremento dei pedaggi attualmente destinate alla realizzazione dell'opera;

   lo stesso amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha confermato che il progetto esecutivo è fermo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in attesa della approvazione che, nonostante l'effettuazione dei dovuti e previsti espropri, non vede ancora i lavori avviarsi;

   nella seduta del 31 ottobre 2018 a Montecitorio, in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 109 del 2018 (cosiddetto «decreto Genova») gli interroganti impegnavano il Governo con l'ordine del giorno 9/01209-A/131 accolto senza alcuna riformulazione al fine di valutare l'opportunità di assumere iniziative volte a garantire la realizzazione dell'opera;

   a partire dal manifesto «Perché sì alla Gronda», numerose realtà produttive di Genova e della Liguria sollecitano dall'inizio del 2019 il Governo per la realizzazione della Gronda autostradale di Ponente sostenendone l'imminente cantierizzazione –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare la viabilità della città di Genova, anche alla luce del mancato avvio dei lavori per la realizzazione della Gronda, in modo tale da porre fine ai disagi e danni, diretti e indiretti, in termini di diritto alla mobilità nonché di produttività e competitività che stanno subendo famiglie, lavoratori e imprese di Genova, della Liguria e dell'intero nord-ovest del Paese.
(5-02567)