• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02572 (5-02572)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02572presentato daMELICCHIO Alessandrotesto diLunedì 22 luglio 2019, seduta n. 212

   MELICCHIO e ORRICO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il regolamento del consiglio comunale di Catrolibero (CS), presenta aspetti che inibiscono le prerogative dei consiglieri comunali;

   il consiglio comunale di Castrolibero (CS) è composto da 16 consiglieri comunali, escluso il sindaco, di cui 4 attribuiti all'opposizione;

   l'articolo 27, comma 4, del regolamento, disciplina la mozione e statuisce che «La mozione consiste in un documento motivato, sottoscritto da almeno cinque consiglieri e volto a promuovere una deliberazione del Consiglio su un determinato argomento»;

   l'articolo 17, comma 3, del regolamento dispone che «I documenti relativi agli argomenti posti all'ordine del giorno sono depositati a cura degli assessorati e degli uffici, presso l'ufficio della Segreteria generale almeno 24 ore prima del giorno fissato per la seduta»;

   l'articolo 27 inibisce la prerogativa del singolo consigliere comunale, così come di tutto il gruppo di opposizione, in quanto la presentazione di una mozione necessita l'appoggio di almeno un consigliere di maggioranza;

   tale articolo è in contrasto con l'articolo 43 del decreto legislativo n. 267 del 2000, il quale dispone che «I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Hanno inoltre il diritto (...) di presentare interrogazioni e mozioni»;

   il comma 3 dell'articolo 43 del Tuel, disponendo che «Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare», non può esser interpretato nel senso di ostacolare il diritto del singolo consigliere di presentare mozioni;

   nel caso di specie, l'intera sola minoranza non è in grado di presentare mozioni, senza l'appoggio di almeno un consigliere della maggioranza;

   il Ministero dell'interno, dipartimento degli affari interni e territoriali, si è espresso in una fattispecie simile con parere del 3 gennaio 2018, «in ordine alla legittimità delle disposizioni regolamentari dell'Ente che, prevedendo la sottoscrizione da parte di cinque componenti, limitano il diritto di iniziativa del singolo consigliere in ordine alla presentazione di mozioni». Il parere motivato, nella massima, sentenzia che «Dall'articolo 43 del decreto legislativo n. 267 del 2000 emerge il diritto individuale del consigliere comunale di presentare non solo proposte da sottoporre a deliberazione del consiglio e interrogazioni indirizzate agli assessori, ma anche la possibilità di presentare mozioni a cui, di norma, segue una deliberazione consiliare»;

   l'articolo 17, comma 3, del regolamento comunale, prevedendo sole 24 ore per il deposito di documenti connessi all'ordine del giorno, di fatto impedisce ai consiglieri di poter accedere alla documentazione in tempo utile prima del consiglio comunale. Tanto più che se i documenti vengono depositati il giorno prima della seduta consiliare, poco prima dell'orario della chiusura degli uffici, previsto per le 12:00, al consigliere rimarrà la sola mattinata successiva per ottenere copie, annullando il tempo disponibile e costringendo i consiglieri, in ogni caso, a presentarsi in consiglio impreparati sulla documentazione;

   la consigliera comunale Michaela Anselmo, con istanza inviata l'8 giugno 2018, ha già rappresentato queste e numerose altre criticità al prefetto di Cosenza senza però, ad oggi, ricevere riscontro;

   alle legittime rimostranze della consigliera Anselmo sul regolamento, il consiglio comunale ha istituito una commissione per la modifica del regolamento; la commissione, a quanto consta all'interrogante, non si è mai riunita;

   anche nelle precedenti consiliature era stata creata una commissione simile, senza che mai abbia partorito alcun documento;

   in sostanza, la gravità della situazione è data dal fatto che nel comune di Castrolibero (Cosenza), l'applicazione del regolamento vigente inibisce le prerogative proprie dei consiglieri comunali, con particolare riferimento ai consiglieri di opposizione –:

   di quali elementi disponga il Governo e quali iniziative di competenza, anche normative, intenda adottare in relazione a quanto esposto in premessa.
(5-02572)