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Atto a cui si riferisce:
C.4/01881 (4-01881)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 19 luglio 2019
nell'allegato B della seduta n. 211
4-01881
presentata da
FONTANA Ilaria

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  La regione Lazio riferisce che l'impianto della S.E.P. S.r.L, localizzato all'interno dell'area di sviluppo industriale Sita in località Manocchio, nel comune di Pontinia (Latina), è attualmente autorizzato a trattare un massimo di 49.500 tonnellate di rifiuti non pericolosi all'anno, così come previsto dall'A.I.A. rilasciata giusta determinazione dirigenziale n. 308407, del 7 luglio 2015, e successive modificazioni e integrazioni.
  Nel 2017, su richiesta del pubblico ministero, l'impianto è stato sottoposto a sequestro dall'A.G. ma, al fine di consentire la prosecuzione delle attività autorizzate, è stata disposta la nomina di un custode giudiziario.
  Il 22 dicembre 2017 la regione Lazio ha avviato un procedimento di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale relativa all'installazione della società S.E.P. S.r.L, sita nel comune di Pontinia (Latina), finalizzato all'aggiornamento delle condizioni di autorizzazione a suo tempo stabilite. Il procedimento in corso non riguarda alcun incremento di volumetrie di rifiuti da trattare.
  Come viene precisato dalla stessa Regione il riesame è rivolto ad una nuova valutazione delle attività gestionali autorizzate presso l'impianto in questione, al fine di adeguare e rendere più stringente, per il gestore, l'attuale quadro prescrittivo previsto nella stessa A.I.A.
  L'Arpa, sulla base di quanto previsto dall'articolo 29-quater comma 6 del decreto legislativo n. 152 del 2006 ha provveduto a rilasciare il parere di competenza per quanto riguarda le modalità di monitoraggio e controllo dell'installazione.
  Ancora, la regione informa che, di recente, su precisa disposizione degli uffici della Autorità competente è stata sospesa l'autorizzazione al conferimento dei rifiuti non pericolosi costituiti dai cosiddetti «fanghi», rimanendo impregiudicata la possibilità, da parte della stessa SEP s.r.l., di accogliere presso l'impianto in questione le altre tipologie di rifiuti non pericolosi già autorizzate, ovvero rifiuti cosiddetti «verdi» e costituiti dalla cosiddetta «FORSU», ovvero la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, raccolta separatamente.
  Rispetto alla questione degli incrementi delle volumetrie di rifiuti da trattare, risulta che in data 28 settembre 2018 la società SEP ha prodotto specifica istanza riguardante un incremento da 49.500 tonnellate a 60.000 delle quantità annue di rifiuti conferibili e trattabili (R3), rispetto a quelle già autorizzate.
  Per quanto concerne il procedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA, avente ad oggetto l'incremento del quantitativo massimo di rifiuti non pericolosi previsto a trattamento su base annua, nonché la possibilità di introdurre, in una nuova area, ulteriori attività di raffinazione del compost prima che questo sia collocato sul mercato, i competenti uffici regionali non hanno ancora completato l'istruttoria del procedimento attivato dal proponente.
  Alla luce delle informazioni esposte, si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare proseguirà a mantenere alto il livello di attenzione sulla questione.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.