• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01963 TOTARO - Al Ministro della salute. - Premesso che: l'epatite C (HCV) rappresenta una priorità di sanità pubblica per la quale l'Organizzazione mondiale della sanità ha definito...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01963 presentata da ACHILLE TOTARO
mercoledì 17 luglio 2019, seduta n.134

TOTARO - Al Ministro della salute. - Premesso che:

l'epatite C (HCV) rappresenta una priorità di sanità pubblica per la quale l'Organizzazione mondiale della sanità ha definito l'obiettivo comune per tutti i Paesi di ridurre, entro il 2030, del 65 per cento la mortalità ad essa correlata e dell'80 per cento il numero dei casi di infezione;

a partire dal 2015, anno nel quale sono stati resi disponibili i nuovi farmaci che permettono di curare e guarire la maggior parte dei pazienti affetti da epatite C, con la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per il 2015), al comma 593 dell'art. 1 è stato istituito un fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali innovativi di 500 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016, poi reso strutturale con la legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio per il 2017), comma 400 dell'art. 1 consentendo così l'avvio di un imponente piano di eradicazione dell'HCV;

ciò è stato reso possibile grazie alla progressiva estensione da parte dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) dei criteri di accesso alle terapie per l'epatite C e agli accordi di rimborso condizionato, portati avanti dall'Agenzia con le aziende produttrici che hanno permesso una notevole e progressiva riduzione di prezzo dei farmaci anti HCV per cui oggi si stima un costo medio di circa 6.000 euro che si andrà ulteriormente a ridurre nei prossimi mesi;

ad oggi, sono stati trattati e curati 187.534 pazienti nel nostro Paese, ponendo attualmente l'Italia tra i Paesi più avanzati nel raggiungimento dell'obiettivo definito dall'Organizzazione mondiale della sanità;

recenti studi e indagini, tra i quali quella dell'associazione EpaC onlus, hanno tuttavia registrato la presenza di un'ampia platea di pazienti, si stima dai 350.000 e ai 550.000, che hanno ancora necessità di accedere alle terapie. Di questi, la maggior parte rientra nella popolazione generale e non ha ancora ricevuto una diagnosi;

a tal riguardo, si ritiene che il medico di medicina generale, quale responsabile per la presa in carico, svolga un ruolo di primaria importanza per effettuare lo screening e la diagnosi dei soggetti a rischio;

ad aprile 2020 i farmaci anti HCV perderanno lo status di innovatività, di conseguenza non avranno più accesso al fondo farmaci innovativi;

in data 27 giugno, presso la sede AIFA, si è tenuto il primo incontro del "tavolo di lavoro AIFA per i farmaci antivirali anti HCV". In tale occasione, si è auspicato l'avvio di strategie efficaci per identificare i pazienti "sommersi",

si chiede di sapere quali iniziative concrete si intenda avviare al fine di proseguire con il piano di eradicazione dell'epatite C, con specifico riferimento all'individuazione dalla platea dei "pazienti sommersi" e al coinvolgimento del medico di medicina generale, ruolo chiave affinché i pazienti con diagnosi non ancora nota siano individuati e avviati alle terapie disponibili nel più breve tempo possibile.

(4-01963)