Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
S.4/01553 BOTTO, MANTOVANI, GUIDOLIN, NOCERINO, ANGRISANI, MATRISCIANO, CORBETTA, PESCO, LANZI, RICCIARDI, MORRA, AIROLA, CRUCIOLI, GIROTTO, LANNUTTI, MAIORINO, TRENTACOSTE, FEDE, PUGLIA, ROMANO,...
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 035
all'Interrogazione 4-01553
Risposta. - In relazione all'incendio del 25 marzo 2019 che ha interessato l'abitato di Cogoleto (Genova), si rappresenta che alle ore 23.30 circa sono state allertate la centrale operativa del comando di Genova e la sala operativa unificata permanente della direzione regionale dei Vigili del fuoco della Liguria. L'incendio, alimentato da un vento di forte intensità, si è propagato velocemente sulla superficie boschiva fino ad interessare gli edifici situati a ridosso dell'area. I soccorsi sono stati immediati, con l'invio di tutte le squadre disponibili (60 operatori vigili del fuoco) e con l'attivazione delle forze del volontariato antincendio boschivo (40 unità). L'evento, estremamente violento, ha comportato la chiusura dell'autostrada A10, la distruzione di alcuni manufatti e danni a numerose abitazioni. Il mattino successivo è stato richiesto l'intervento dei mezzi antincendio aerei regionali e statali. Il prefetto di Genova ha reso prontamente operativo il centro di coordinamento dei soccorsi ed è stato, altresì, istituito il centro operativo comunale presso il Comune di Cogoleto.
Le operazioni di minuto spegnimento e successiva bonifica si sono protratte per più giorni a causa del perdurare del vento, che riavviava i piccoli focolai residui; pertanto la dichiarazione di incendio spento è stata emanata il successivo 1° aprile.
In merito alle specifiche questioni di carattere ordinamentale evidenziate, va preliminarmente rilevato che il ripianamento degli organici e il potenziamento delle risorse strumentali del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco rappresentano delle priorità dell'azione del Governo, impegnato fermamente a garantire sempre più elevati standard di efficienza del dispositivo di soccorso tecnico urgente. Nell'ultima legge di bilancio è stato previsto, infatti, un potenziamento di organico di 1.500 unità; le prime 650 sono già state assunte e hanno iniziato il 14 maggio 2019 il corso di formazione, altre 200 saranno assunte il prossimo ottobre, mentre entro la fine dell'anno saranno immesse in servizio altre 838 unità a copertura del turnover del 2018.
Per quanto riguarda il rinnovamento del parco mezzi dei Vigili del fuoco, per gli anni 2018-2021 sono state già programmate le attività per le gare e i contratti finanziati con i fondi in bilancio, finalizzate all'acquisizione di nuovi mezzi operativi per il soccorso tecnico urgente (fra i quali 240 auto pompe serbatoio, 180 autobotti serbatoio, 30 veicoli aeroportuali autoidroschiuma, 53 autoscale, 66 automezzi antincendio di piccole dimensioni per i centri storici). Inoltre, sono stati presentati progetti per finanziare interventi pluriennali di spesa, per un totale di oltre 900 milioni di euro, concernenti anche l'ammodernamento e l'adeguamento dei dispositivi di protezione individuale e l'acquisto dei mezzi soccorso, a valere sul fondo istituito dalla legge di bilancio per il 2019 concernente il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato per lo sviluppo del Paese.
Altro tema non rinviabile e mai affrontato da nessun Governo del passato è quello relativo al superamento delle diseguaglianze retributive e previdenziali tuttora esistente tra Vigili del fuoco e appartenenti al comparto sicurezza. A tal fine, è in avanzata fase di predisposizione un apposito schema normativo che delega il Governo a realizzare un nuovo sistema assunzionale dei Vigili del fuoco e a procedere all'armonizzazione del regime retributivo e previdenziale relativo al personale appartenente al Corpo, prevedendo inoltre la progressiva estensione degli specifici istituti previsti dal regime previdenziale per il personale appartenente alle altre forze di polizia. Per gli aspetti retributivi e previdenziali è stimato un impegno di spesa, a regime, di circa 200 milioni di euro.
In relazione alla richiesta di applicazione dell'articolo 1, comma 441, della legge di bilancio per il 2019, si rappresenta che con la norma è previsto uno stanziamento di 210 milioni di euro in relazione alle specificità della funzione e del ruolo del personale delle forze di polizia, delle forze armate e di quello del Corpo nazionale. L'utilizzo di tali risorse può avvenire nell'ambito dei rispettivi provvedimenti negoziali relativi al rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021, il cui avvio compete al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri. Laddove i provvedimenti negoziali non dovessero essere perfezionati alla data del 30 giugno, il suddetto importo annuale di 210 milioni verrà destinato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, all'incremento delle risorse dei fondi per i servizi istituzionali del personale del comparto sicurezza e difesa e dei fondi per il trattamento accessorio del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, con successivo riassorbimento nell'ambito dei benefici economici relativi al triennio 2019-2021.
Pertanto, affinché le competenti strutture del Ministero possano attivarsi autonomamente, è necessario il decorso infruttuoso del temine del 30 giugno nonché la formalizzazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di riparto dell'importo dei 210 milioni di euro fra le diverse amministrazioni interessate.
CANDIANI STEFANO Sottosegretario di Stato per l'interno
04/07/2019