• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00879 (3-00879)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00879presentato daLOLLOBRIGIDA Francescotesto diMartedì 16 luglio 2019, seduta n. 209

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:

   la società Atlantia, holding di partecipazioni nel settore delle infrastrutture, delle reti dei trasporti e delle comunicazioni, controlla interamente Autostrade per l'Italia, concessionaria, tra le altre, della tratta autostradale Genova-Ventimiglia dove quasi esattamente un anno fa il crollo del Ponte Morandi ha causato 43 vittime, centinaia di sfollati e milioni di euro di danni;

   subito dopo il crollo del Viadotto Polcevera numerosi esponenti del Governo annunciarono a gran voce la revoca della concessione alla società e che nei confronti della stessa sarebbe stata avanzata una richiesta di risarcimento per tutti i danni conseguenti al crollo;

   in particolare, il Presidente del Consiglio dei ministri, il giorno dopo il crollo, disse «avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade», perché «non c'è dubbio che ad Autostrade toccassero onere e vincolo di manutenzione del viadotto», come anche il Vice Presidente del Consiglio dei ministri Di Maio che dichiarò alla stampa, riferendosi ad Atlantia, «si dimettano, non hanno fatto manutenzione», mentre il Ministro interrogato affermò che «chi fa cadere un ponte con 43 morti non sa gestire un bene pubblico»;

   appena pochi giorni fa la commissione indipendente istituita presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per pronunciarsi sull'eventuale revoca delle concessioni ad Atlantia, nelle sue conclusioni ha rilevato che «il crollo lascia presupporre gravi lacune del sistema di manutenzione che si possono ritenere sussistenti su tutta la rete autostradale»;

   è notizia delle ultime ore che Atlantia sarà la terza società, oltre a Delta airlines e Ferrovie dello Stato italiane, ad affiancare il Ministero dell'economia e delle finanze nell'operazione di salvataggio di Alitalia, per la quale serve circa un altro miliardo di euro;

   suscita perplessità negli interroganti il fatto che la stessa società – Atlantia – ritenuta dal Governo incapace di gestire il bene pubblico e responsabile di un disastro gravissimo in termini di vite e anche in termini economici, sia all'improvviso ritenuta adatta per gestire la ex compagnia aerea di bandiera –:

   quali siano i contenuti della trattativa che ha sostenuto l'ingresso di Atlantia nel salvataggio di Alitalia e sulla base di quali motivazioni il Governo abbia cambiato così repentinamente opinione sulla società in questione.
(3-00879)