• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03324 (4-03324)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03324presentato daTROIANO Francescatesto diLunedì 15 luglio 2019, seduta n. 208

   TROIANO, GRIPPA, MANZO, FARO, NAPPI, BOLOGNA, SAPIA, GIULIODORI, BARBUTO, ROBERTO ROSSINI, TRIZZINO, MENGA e PENNA. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   secondo il Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2019 della Corte dei conti, nel 2018 la spesa sanitaria nazionale si è attestata a 115,4 miliardi di euro, «inferiore di poco meno di un miliardo» rispetto alle previsioni del settembre 2018 contenute nella nota di aggiornamento al Def;

   si tratta di un dato che risulta essere in flessione rispetto al documento programmatico per il 2014 che stimava una spesa assoluta di circa 121,3 miliardi di euro;

   lo stesso documento precisa come «maggiori risorse» dovranno essere reperite «sul fronte della spesa per il personale, in relazione non solo allo slittamento» al 2019 «dei rinnovi contrattuali e alla nuova tornata 2019-2021, ma anche allo sblocco dei tetti finora vigenti» previsto dall'accordo sottoscritto tra «Ministero della salute, MEF e Regioni e recepito nel decreto-legge n. 35 del 2019, consentendo maggiori spazi per misure di riassorbimento delle esternalizzazioni e di stabilizzazione del personale a tempo determinato. Insieme ad una metodologia condivisa ai fini della determinazione del fabbisogno di personale degli enti del SSN, questo dovrebbe consentire di superare le attuali carenze che, in questi anni, hanno portato ad un aggravio di lavoro per gli organici in forza nelle strutture e ad un allungamento delle liste di attesa»;

   sempre secondo la Corte dei conti «i vincoli finanziari hanno inciso anche sulla programmazione dei fabbisogni formativi medici. Si registrano carenze in alcune discipline, nonché per i medici di medicina generale. Il che comporta un aggravio di lavoro per gli organici in forza nelle strutture (si pensi all'area dell'emergenza, dove comunque occorre garantire la presenza medica) o un allungamento delle liste di attesa (oltre che nella specialistica anche nella chirurgia, dove mancano gli anestesisti, necessari a garantire l'apertura delle sale operatorie)»;

   il Cogeaps, il Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie, è un organismo che riunisce le Federazioni nazionali degli ordini e dei collegi e le Associazioni dei professionisti della salute che partecipano al programma di educazione continua in medicina (Ecm) e che ha tra le sue attività la gestione dell'anagrafe degli iscritti;

   emerge dallo stesso rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2019 della Corte dei conti come sia «di rilievo la proposta di inserimento nel programma statistico nazionale 2017-2019, aggiornamento 2019, di uno studio progettuale sulla fattibilità di un sistema informativo statistico sull'offerta di professionisti sanitari mediante l'integrazione dei dati del Co.Ge.A.P.S. con i dati del Registro del Lavoro dell'ISTAT e con i dati del Registro dei Laureati del MIUR» –:

   se il Governo sia informato sui fatti e quali siano i dati ufficiali delle dotazioni organiche delle strutture del servizio sanitario nazionale, completi e divisi per singola struttura, onde verificare se vi sia rispondenza tra le professionalità richieste nelle diverse piante organiche e gli effettivi in servizio;

   se il Governo abbia provveduto in qualche modo al confronto di questi dati con quelli presenti nel Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie e dell'Ordine nazionale dei medici.
(4-03324)