• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02505 (5-02505)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02505presentato daVERINI Waltertesto diVenerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207

   VERINI, MADIA, MIGLIORE, MORASSUT e PICCOLI NARDELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da organi di stampa si apprende che nella giornata del 9 luglio 2019 la signora Irma Tobias e il signor Enrico Tirreno, marito e moglie, si sono recati presso gli uffici del XI municipio della città metropolitana di Roma, per il rinnovo della carta di identità di quest'ultimo, precedentemente oggetto di furto, regolarmente denunciato; il signor Tirreno era accompagnato anche dalla madre, per espletare le formalità del rinnovo alla presenza di due testimoni dal richiedente così come prevede la legge attualmente in vigore;

   sul sito del comune di Roma si legge che per quanto riguarda il rinnovo della carta d'identità il richiedente deve presentarsi allo sportello preposto con «Un valido documento di riconoscimento, in mancanza del quale occorre la presenza di due persone maggiorenni, munite di documento d'identità valido, che in base a fatti concreti (parentela, affinità, vicinato, ecc.) siano in grado di testimoniare l'identità del richiedente (...)»;

   la signora Irma Tobias, moglie da 19 anni di Enrico Tirreno, era regolarmente munita di carta d'identità rilasciata dallo stesso comune di Roma;

   probabilmente alla vista dei tratti somatici asiatici della signora Tobias, l'impiegata Cinzia C. del comune, in quel momento in servizio presso gli uffici del XI municipio si rivolgeva al signor Tirreno asserendo che gli stranieri non possono fare da testimoni, tesi confermata dal collega in quel momento presente presso gli stessi uffici e invitava lo stesso a cercare «qualcuno tra le persone presenti in attesa» allo scopo di fungere da testimone, in aperta violazione delle disposizioni comunali e nazionali che prevedono che il testimone abbia conoscenza diretta del richiedente;

   l'identità del signor Tirreno veniva dunque accertata di fronte all'impiegata, da un gentile sconosciuto che, evidentemente, agli occhi dei pubblici funzionari preposti, aveva più valore di una persona, la signora Tobias, che, prima ancora di essere la moglie del richiedente, era munita di regolare documento d'identità rilasciato dal comune di Roma, è regolarmente soggiornante nel nostro Paese da 35 anni, e ha ricoperto la carica di consigliere aggiunto al comune di Roma con il sindaco Walter Veltroni –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati sulle prime pagine del quotidiano La Repubblica, Cronaca di Roma, del 10 giugno 2019 e se considerato che la signora Tobias appare agli interroganti essere stata oggetto di un grave comportamento apertamente ed ingiustificatamente discriminatorio oltre che lesivo della dignità e dei diritti della signora stessa, se intenda adottare iniziative per chiarire sulla base di quali presupposti normativi sia stato opposto diniego alla medesima;

   se vi siano stati altri fatti analoghi riscontrati anche in altri comuni italiani aventi ad oggetto la legittimità di cittadini stranieri a vedere riconosciuti i loro diritti anche in sedi ufficiali quali quelle degli uffici dell'anagrafe;

   quali iniziative intenda intraprendere, per quanto di competenza, affinché simili illegittimi comportamenti, da parte di pubblici funzionari, rappresentanti dello Stato, non abbiano più a verificarsi in analoghe situazioni.
(5-02505)