• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02512 (5-02512)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02512presentato daZANICHELLI Davidetesto diVenerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207

   ZANICHELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, avvalendosi della collaborazione del Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza, ha accertato, nel mese di dicembre 2018, l'esistenza di un cartello delle principali società finanziarie e dei relativi gruppi automobilistici operanti in Italia nel settore della vendita di autoveicoli mediante prodotti finanziari, nonché delle relative associazioni di categoria e, «in considerazione della gravità e della durata dell'infrazione», ha imposto sanzioni pecuniarie ai principali operatori del mercato per un totale complessivo di circa 678 milioni di euro;

   in particolare l'Autorità ha constatato l'esistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza, tra il 2003 e il 2017, funzionale ad alterare le dinamiche concorrenziali nel mercato della vendita di automobili dei gruppi di appartenenza attraverso finanziamenti erogati dalle rispettive captive banks, ossia istituti collegati alle società che erogano i prestiti per l'acquisto delle auto a rate;

   il 28 aprile 2017, l'Autorità ha avviato un procedimento istruttorio al fine di accertare la sussistenza di un'intesa, in violazione dell'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue), volta al coordinamento delle strategie commerciali tra le società Banca PSA Italia S.p.A., BMW Bank GmbH, FCA Bank S.p.A., FCE Bank Plc., General Motors Financial Italia S.p.A., Mercedes Benz Financial Services Italia S.p.A., RCI Banque SA, Toyota Financial Services Plc. e Volkswagen Bank GmbH (cosiddetta captive banks), ipotizzando in particolare un'alterazione delle dinamiche competitive tra le captive banks attive in Italia nella fornitura dei servizi finanziari finalizzati all'acquisto di autoveicoli, con una possibile alterazione anche delle dinamiche competitive relative alla scelta di autoveicoli;

   quello che si è creato è stato un vero e proprio cartello nella vendita di finanziamenti finalizzati all'acquisto di auto. Un accordo che, attraverso scambio di email e riunioni segrete, aveva l'obiettivo di allineare i tassi dei finanziamenti al livello di quello dei concorrenti, a discapito dei clienti finali;

   per i consumatori che hanno acquistato un'auto con un finanziamento tra il 2003 e il 2017, la principale conseguenza del comportamento anticoncorrenziale è stata quella dell'aver pagato interessi e spese più alti e dell'essere indotti a comprare i prodotti abbinati, a causa delle informazioni non corrette –:

   se il Governo intenda adottare iniziative normative al fine di promuovere la concorrenza nel settore in questione e contrastare la nascita di cartelli anticoncorrenziali che danneggiano i consumatori e il mercato.
(5-02512)