• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01939 VANIN, GAUDIANO, LA MURA, PESCO, LANNUTTI, ANGRISANI, MONTEVECCHI, GRANATO, DE LUCIA, CORRADO, RICCARDI, ABATE - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e per i beni e le attività...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01939 presentata da ORIETTA VANIN
giovedì 11 luglio 2019, seduta n.132

VANIN, GAUDIANO, LA MURA, PESCO, LANNUTTI, ANGRISANI, MONTEVECCHI, GRANATO, DE LUCIA, CORRADO, RICCARDI, ABATE - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e per i beni e le attività culturali. - Premesso che:

su numerosi quotidiani locali è stata recentemente riportata la notizia della concessione temporanea, con procedura bandita con avviso pubblico dalla direzione regionale del Veneto dell'Agenzia del demanio, dell'ex caserma "Pepe-Bellemo", ubicata in località San Nicolò del lido di Venezia e attualmente in disuso, a una onlus denominata Fispmed, il cui presidente risulta essere il signor Roberto Russo, dipendente del Comune di Venezia con qualifica di funzionario dell'assessore per i lavori pubblici e segretario del gruppo consiliare "Progetto Civico" facente capo al consigliere Paolino D'Anna;

la onlus Fispmed è stata preferita alla Biennale Urbana, concessionario uscente che ha rilanciato gli spazi e si è ripresentata alla procedura aperta per dare continuità al progetto culturale già avviato, offrendo un canone di affitto mensile di 5.000 euro contro i 4.000 euro di Biennale urbana;

si tratta di un edificio il cui recupero appare indispensabile e cruciale data la sua importanza strategica, situato nelle vicinanze dell'aeroporto "Nicelli" e dell'ex "Ospedale al mare" in via di riuso a fini turistici;

in data 15 giugno 2011 (prot. 251519) il Comune di Venezia ha presentato un programma di massima di valorizzazione della struttura finalizzato all'acquisizione ex art. 5, comma 5, del decreto legislativo n. 85 del 2010, che tuttavia non è mai stato integrato con studi dettagliati e con un preciso cronoprogramma, come si può leggere su "La Nuova Venezia" del 21 maggio 2019;

la richiesta, evidentemente solo formale, del Comune di Venezia ha cristallizzato la situazione e consente solo usi temporanei, compromettendo gravemente lo stato di conservazione del monumento;

considerato che a parere degli interroganti:

sarebbe necessario fare chiarezza e indagare approfonditamente sulla procedura di assegnazione dell'ex caserma ai fini di verificare la trasparenza dell'operato degli enti coinvolti e l'esistenza di potenziali conflitti di interessi;

dalla lettura dei citati giornali e delle dichiarazioni di amministratori pubblici riportati, sorgono evidenti perplessità per le palesi opacità sulle finalità, gli scopi, le tempistiche del progetto della onlus, assegnataria della concessione, non realizzabili nell'arco temporale ristretto della concessione;

la caserma, fra i più insigni esempi europei di architettura militare rinascimentale e uno dei primi edifici al mondo ad avere avuto fin dall'inizio la destinazione di acquartieramento di soldati, rappresenta un monumento statale di eccezionale valore storico-identitario,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;

se intendano adottare iniziative di competenza al fine di verificare la trasparenza dell'operazione compiuta relativamente alla concessione temporanea dell'ex caserma Pepe-Bellemo;

quali iniziative, nei limiti delle proprie attribuzioni, intendano assumere per evitare la rovina dell'edificio e la conseguente perdita di un bene storico-identitario insostituibile, e affinché l'immobile sia destinato a funzioni che ne garantiscano la conservazione e la pubblica fruizione.

(4-01939)