• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/01922 MATRISCIANO, GUIDOLIN, ROMAGNOLI, PIRRO, NOCERINO, BOTTO, ROMANO, CAMPAGNA, AUDDINO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico e del lavoro e delle...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01922 presentata da SUSY MATRISCIANO
mercoledì 10 luglio 2019, seduta n.131

MATRISCIANO, GUIDOLIN, ROMAGNOLI, PIRRO, NOCERINO, BOTTO, ROMANO, CAMPAGNA, AUDDINO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

a cavallo fra i mesi di settembre e dicembre 2005 si sono espletate le selezioni per l'assunzione di personale nelle qualifiche di macchinista, capotreno e manovratore presso le strutture della Direzione trasporto regionale Piemonte di Torino di Trenitalia;

fra marzo e agosto 2006 si sono perfezionate le assunzioni nelle suddette qualifiche con una sostanziale differenza rispetto a quanto previsto, infatti le stesse hanno avuto luogo presso le strutture della Direzione trasporto regionale Lombardia di Milano, anziché Torino, dove si sono svolte le procedure, il tutto, come sostenuto dai sindacati, senza precise spiegazioni sul cambio di direzione e con la promessa verbale da parte della Direzione del personale di disporre il trasferimento a Torino allo scadere del periodo di apprendistato contratto di apprendistato (46 mesi);

ad agosto 2009 viene posta in essere una cessione temporanea di ramo d'azienda, ovvero della Direzione trasporto regionale Lombardia alla neocostituita T.L.N. Srl (società al 50 per cento Trenitalia e al 50 per cento Ferrovie Nord Milano). La problematica viene rinviata a data da destinarsi. I dipendenti subiscono un primo cambio di matricola;

fra gennaio e giugno 2010 subentra la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato. A maggio 2011 avviene la cessione definitiva di ramo d'azienda della Direzione trasporto regionale Lombardia, dalla quale dipendono i lavoratori subordinati alla neocostituita Trenord Srl. La problematica del trasferimento viene nuovamente rinviata a data da destinarsi. A seguito della cessione definitiva di ramo d'azienda i dipendenti subiscono un secondo cambio di matricola;

a settembre-novembre 2015, il personale della stessa selezione ed assunzione dei lavoratori, ma dipendente della Direzione passeggeri lunga percorrenza Trenitalia di Milano viene trasferito a Torino per apertura del deposito Torino Frecciarossa;

il sindacato riferisce che a giugno 2016 sono avvenute delle selezioni e successive assunzioni di capitreno presso la Direzione trasporto regionale Piemonte, evento negato nonostante l'evidenza dei fatti dalla Direzione del personale di Trenitalia Piemonte, che afferma, come sempre detto dal 2006, di non avere necessità di nuovi capitreno, motivo per il quale non viene assecondato il trasferimento;

lo stesso fatto si verifica a gennaio 2018 con selezioni e successive assunzioni di macchinisti presso la Direzione trasporto regionale Piemonte, evento anch'esso negato dalla direzione del personale;

considerato che, secondo quanto risulta agli interroganti:

dopo il passaggio obbligato sotto Trenord viene loro negato il diritto al trasferimento a Trenitalia Torino, in quanto due aziende diverse, nonostante l'articolo 2112 del codice civile affermi che il lavoratore mantiene tutti i diritti dell'azienda cedente;

negli anni sono state loro respinte domande di trasferimento temporanee richieste per motivi di malattie, come per gravidanze a rischio o per legge n. 104 del 1992. Tuttavia, nello stesso periodo, si segnalano trasferimenti o cessioni di contratto di alcuni macchinisti e capitreno da Trenord verso Trenitalia Torino, senza tenere conto di graduatorie o situazioni particolari;

si segnala, di contro, che per esigenze di produzione per il periodo Expo 2015 le società si sono accordate per trasferte remunerate di personale da Trenitalia verso Trenord;

a luglio 2018 la Regione Lombardia e il gruppo Ferrovie dello Stato italiane hanno annunciato lo scioglimento di Trenord Srl, a seguito del quale vi è stata un'elevata probabilità che parte del personale conferito a Trenord ritornasse in Trenitalia, venendo così a concretizzarsi la possibilità di un trasferimento promesso e rimandato per molti anni;

tale ipotesi di scioglimento sembra essersi allontanata, inoltre Trenord ha temporaneamente ceduto alcuni servizi a Trenitalia (nello specifico 5 servizi per equipaggi afferenti alla direttrice Milano-Domodossola e 3 servizi per equipaggi afferenti alla direttrice Milano-Alessandria, con trasferimento di 20 addetti fra macchinisti e personale di bordo), il che evidenzia una fase di collaborazione fra le due aziende;

a seguito dell'imminente assegnazione del servizio ferroviario metropolitano e della riorganizzazione del servizio ferroviario regionale, potrebbe palesarsi la necessità di nuove assunzioni nel comparto ferroviario, necessità comprovata anche dagli esodi pensionistici finora solo edulcorati con assunzioni non sufficienti al ripristino della forza lavoro necessaria;

considerato, altresì, che:

il settore trasporto passeggeri regionale in Piemonte è gravato da un organico sottodimensionato rispetto alle reali necessità di mobilità ferroviaria, anche considerando la prossima riapertura di alcune linee sospese come annunciato dalla Regione;

la mancanza strutturale di personale per il servizio viaggiatori si traduce in incremento dei servizi in straordinario e in saturazioni estreme dei turni per ogni lavoratore, con aumento delle ore lavorate rispetto alle pause necessarie per il dovuto recupero psicofisico, refezioni inesistenti e potenziale diminuzione della sicurezza, dovute all'aumento della fatica, specie per personale anziano per il quale non sono previsti turni agevolati. Si segnala peraltro che su questo specifico tema è stata depositata in 11a Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) al Senato una richiesta di affare assegnato su "salute e sicurezza del personale del comparto ferroviario";

il gruppo FS ha ormai da tempo presentato un piano assunzionale di 4.000 unità per tutte le società del gruppo, per le quali, però, non si riesce ad ottenere la ripartizione, nonostante la richiesta effettuata durante un incontro presso la direzione HR di Trenitalia del 4 marzo, sollecitata poi anche via e-mail;

durante il medesimo incontro, era stata sottoposta tale problematica, facendo presente che i suddetti dipendenti rappresenterebbero personale già formato ed immediatamente disponibile al training delle risorse, che verranno assunte in apprendistato, come sottolineato dal direttore HR di Trenitalia. E questa soluzione rappresenterebbe già una possibilità di trasferimento e nello stesso tempo una forma di tutela per la salute ed il benessere di questi lavoratori, che avvicinandosi alla propria residenza migliorerebbero notevolmente la qualità della vita e la conciliazione tra lavoro e famiglia,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano intraprendere azioni di supporto alla situazione dei lavoratori piemontesi in trasferimento permanente, congiuntamente alla tutela dei lavoratori del settore trasporto passeggeri regionale.

(4-01922)