• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01698-A/026    premesso che:     il provvedimento in esame reca la delega per l'adozione di uno o più decreti legislativi in materia di turismo, contestualmente individuando i relativi...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01698-A/026presentato daDI LAURO Carmentesto diMercoledì 10 luglio 2019, seduta n. 206

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca la delega per l'adozione di uno o più decreti legislativi in materia di turismo, contestualmente individuando i relativi principi e criteri direttivi;
    l'articolo 1, comma 2, lettera a) – come modificato nel corso dell'esame in Commissione in sede referente – reca tra i principi e i criteri direttivi a cui il Governo si deve attenere nell'esercizio della delega vi è quello di «organizzare le disposizioni per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività, mediante la revisione e l'aggiornamento del codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, di cui al decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79, e, ove necessario, prevedere nuove disposizioni per la regolamentazione di settori turistici emergenti», tra i quali viene citato, al punto 2), relativo al «turismo sanitario e termale, basato su un'offerta di viaggio e permanenza improntata sulla cura della salute e la ricerca del benessere, che preveda trattamenti sanitari specifici e assistenza da parte di personale medico professionalmente qualificato»;
    grazie alla conformazione del proprio territorio, l'Italia ha una naturale predisposizione a fenomeni vulcani, sorgenti termali, soffioni e geyser: per questo si posiziona ai vertici europei e mondiali del settore;
    con un giro d'affari di oltre 18 miliardi di dollari, l'Italia si piazza nella top ten mondiale dei Paesi nel settore del turismo del benessere, Spa e terme, secondo il «2018 Global Wellness Economy Monitor»;
    in particolare, per quanto riguarda il settore turistico, ci classifichiamo al decimo posto con un fatturato totale di 13,4 miliardi di dollari, in crescita rispetto agli 11 miliardi del 2015, con circa 150 mila persone impiegate; siamo sesti nel mondo, invece, con 3,2 miliardi, in crescita del 32 per cento annua rispetto al 2015, per quanto riguarda le Spa, con quasi 4 mila strutture che impiegano 83 mila persone; e quinti nelle terme con 1,7 miliardi e 768 centri, dopo Cina, Giappone, Germania e Russia;
    secondo dati aggiornati al 2014, tutte le regioni eccetto il Molise vantavano aziende termali anche se il 60 per cento sono concentrate in Campania e in Veneto cioè nelle due regioni in cui si trovano le aree più ricche di sorgenti di acqua minerale;
    per quanto riguarda la capacità ricettiva, gli esercizi alberghieri di proprietà delle aziende termali dispongono complessivamente di 27.662 posti letto;
    nel 2014, il numero dei clienti degli stabilimenti ha raggiunto quasi la cifra di 2,8 milioni;
    nel periodo 2009-2013, il settore delle terme ha subito un gravissimo ridimensionamento dell'attività produttiva e degli investimenti, accompagnato da crescenti perdite occupazionali e solo nel periodo 2014-2015 si sono manifestati timidi segnali di ripresa;
    ciononostante, nel periodo 2008-2015, il fatturato delle cure termali ha segnato una flessione di quasi il 12 per cento e i livelli occupazionali rimangono ancora bassi;
    a pesare sulla perdurante crisi del settore vi sono la concorrenziale esercitata dagli stabilimenti termali ubicati in Austria, Croazia, Slovenia e Ungheria, i quali beneficiano di una tassazione molto più favorevole, e la persistente crisi di alcune grandi società a partecipazione pubblica, che mostrano da diversi anni perdite consistenti e squilibri finanziari crescenti;
    il comparto termale costituisce determinante per vaste aree del Paese ma soffre la mancanza di investimenti che impedisce la riqualificazione delle strutture nonché un quadro normativo in materia obsoleto, il quale necessita pertanto di essere aggiornato, anche sul piano finanziario,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere idonee iniziative per la riqualificazione del settore termale anche al fine di incentivare il patrimonio naturale, storico, artistico, culturale – rappresentato dalle aziende del settore – e rivitalizzare il tessuto socio-economico locale ad esso collegato.
9/1698-A/26. Di Lauro.